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Aste e spread dribblano la politica (di Isabella Bufacchi)

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L'incontro del premier Monti con Grilli (Tesoro) e Visco (Bankitalia)
Al termine di una mattinata di grande incertezza sui mercati per effetto di risultati elettorali ad alto rischio di ingovernabilità, si è svolta a Palazzo Chigi una riunione tra il presidente del Consiglio uscente Mario Monti, le autorità monetarie ovvero il ministro dell'Economia, Vittorio Grilli e il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, nonchè il ministro degli Affari europei, Enzo Moavero Milanese. Le due ore di colloquio sono state dedicate, secondo quanto afferma una nota di Palazzo Chigi, «all'esame della situazione dei congiunturale e di quella dei mercati». La nota prosegue affermando che «il presidente verrà tenuto informato sulla base del consueto monitoraggio della situazione». Nessuno degli analisti economici, del resto, si nasconde il fatto che, dal momento che gli scenari del dopo-elezioni richiederanno tempo per materializzarsi, i mercati dovranno convivere con l'incertezza per alcune settimane. Nonostante la situazione di stallo politico il contesto di fondo, tuttavia, resta quello di un paese nel quale azioni importanti per la messa in sicurezza dei conti pubblici sono state realizzate. E questo, fortunatamente, riduce gli elementi di vulnerabilità del quadro attuale.

Bene i dati macro Usa
La fiducia dei consumatori misurata dal Conference Board è balzata in febbraio a 69,6 punti da 58,4 in gennaio, dato rivisto al ribasso dal 58,6 riportato in prima lettura un mese fa. Il dato di febbraio é il più alto dal novembre dell'anno scorso. Al di sopra delle attese anche le vendite delle nuove case a gennaio (+15,6% a 437mila).

Aumenta il rischio Italia
In deciso aumento il rischio debito dell'Italia misurato dai credit default swaps (cds) sulla scia dell'esito elettorale. Sugli schermi Bloomberg, i Cds sono saliti di 43 punti base a quota 293 punti, segnando il rialzo più forte da dicembre 2011. A Piazza Affari continuano a soffrire i finanziari, come Mediolanum e Intesa Sanpaolo, e i gruppi con un alto debito come A2a e Telecom Italia.

Pieno all'asta di BoT
La tensione ha fatto balzare i rendimenti dei BoT a 6 mesi collocati oggi in asta, balzati di 50 punti base (dallo 0,73% all'1,237%). Asta che comunque ha ottenuto il pieno della domanda (sono stati collocati tutti gli 8,75 miliardi offerti).

Il test di domani
E domani sarà una giornata ancora più impegnativa, perché verranno collocati BTp a 5 e 10 anni per un importo complessivo di 4,75-6,5 miliardi di euro, con il quinquennale offerto per 1,75-2,5 miliardi, mentre il range del decennale sarà compreso tra 3 e 4 miliardi. Sarà quest'ultimo titolo a dare la misura della "febbre" italiana secondo i mercati. Una febbre che si prevede alta: via Nazionale arriva infatti al doppio appuntamento immersa in uno degli scenari peggiori, con una situazione di difficile governabilità per l'Italia.

Euro sotto pressione
Euro in forte calo dopo i risultati delle elezioni (cambio euro/dollaro e convertitore di valute). La moneta unica tratta in netta flessione nei confronti dello yen a 119,47 (123,805 ieri), considerato come un valore rifugio in un momento in cui stanno aumentando le tensioni sui mercati, visti i rinnovati timori per la situazione della zona euro. L'euro ritraccia ancora e tratta a 1,30445 dollari, rispetto ai 1,32085 di ieri.

Focus Tokyo
Tonfo per la Borsa di Tokyo che ha terminato gli scambi con un netto calo del 2,26%, a ridosso dei minimi infraday. Il Nikkei cede 263,71 punti, a 11,398.81, con gli acquisti robusti di asset denominati in yen, tornati a essere un bene rifugio contro le ipotesi di contagio e turbolenze in arrivo dall'Eurozona (indici in tempo reale). I titoli di Stato nipponici sono sotto pressione, coi rendimenti ai minimi degli ultimi 10 anni circa.

Chiusura in forte calo nella notte per le Borse Usa. Dow Jones 13.784,17 punti (-1,55%), Nasdaq 3.116,25 (-1,44%).

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