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Questo articolo è stato pubblicato il 05 marzo 2013 alle ore 22:29.
Wall Street, spinta dall'ottimismo sull'economia americana e sul continuo sostegno alla crescita da parte della Federal Reserve, ha tagliato il traguardo di nuovi record. L'indice Dow Jones è salito dello 0,89%, uno sprint di oltre 125 punti che ha fermato l'indice in chiusura di seduta a quota 14.253,77, una nuova vetta a cinque anni dall'ultimo massimo storico, il 9 ottobre del 2007. Il più ampio Standard & Poor's 500 ha a sua volta marciato al rialzo dello 0,96% a 1.539,79 punti, ma si trova ancora sotto di circa il 2% rispetto al record intraday.
Gli investitori sono stati incoraggiati da dati economici positivi in arrivo dal settore dei servizi, con l'indicatore Ism salito a quota 56 in febbraio, il massimo da un anno a questa parte. Negli ultimi scorsi, inoltre, dai vertici della Fed sono arrivate ripetute assicurazioni che la Banca centrale intende continuare a sostenere l'economia – e di riflesso i mercati - a colpi di stimoli straordinari. La Corporate America è inoltre reduce da una stagione dei profitti trimestrali che è stata migliore di quanto lasciassero immaginare le modeste previsioni, con utili in aumento del 4 per cento.
Resterà da vedere se il record e i nuovi massimi pluriennali degli indici verrano difesi dal mercato. Spesso nuovi record del Dow, che è ormai in rialzo del 9% da inizio d'anno, invogliano i piccoli investitori a entrare in gioco, per l'immagine e l'influenza che lo storico indice conserva. Rispetto al 2007, inoltre, i titoli del Dow viaggiano ancora a valutazioni inferiori, a multipli degli utili dei prossimi dodici mesi di 15,87 rispetto a 16,99. E l'indice è molto cambiato negli anni, ormai General Electric è l'unico titolo rimasto dalle origini, per meglio riflettere il clima di Borsa.
Nella giornata tutti i settori sono scattati in riazo fin dall'apertura delle contrattazioni, dall'hi-tech alla finanza. Numerosi titoli hanno fatto segnare nuovi massimi storici, da Disney a 3M e a Google. Dieci dei trenta titoli del Dow hanno inoltre toccato massimi su base annuale e in Borsa complessivamente 418 titoli hanno scalato nuove vette delle ultime 52 settimane. Anche Apple è tornata a guadagnare terreno, il 2,6%, riprendendosi di poco lo scettro di regina della capitalizzazione di mercato, con 404 miliardi contro i 403 di Exxon Mobil. Gli investitori sono parsi mettere da parte, almeno per il momento, le preoccupazioni che oppure rimangono vive sul deficit americano e sulla crisi europea, oltre che sui rischi di frenate nella ripresa economica e nelle performance aziendali.
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