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Questo articolo è stato pubblicato il 02 aprile 2013 alle ore 08:23.
L'ultima modifica è del 02 aprile 2013 alle ore 08:46.
Sprint delle borse europee con Piazza Affari che chiude con il segno positivo, sui massimi di giornata, la seduta della Borsa di Milano. Dopo una giornata piuttosto altalenante il Ftse Mib ha chiuso le contrattazioni a +1,41% e l'All Share a +1,19%.
A spingere verso i rialzi il buon andamento di Wall Street, grazie al dato sugli ordini di fabbrica statunitensi di febbraio con una crescita del 3%. Tra i titoli peggiori del listino Banca Monte dei Paschi di Siena con un calo del 2,81%. Il titolo che è arrivato a perdere fin oltre il 10% ha recuperato dopo che la Consob ha bloccato le vendite allo scoperto fino a domani. Male anche Mediobanca -3,07%, Mediolanum -2,24%.
Nonostante l'incertezza politica italiana e il perdurare di timori su Cipro, i mercati hanno guardato con ottimismo a dati macro migliori delle attese su Eurozona e Usa. A Milano recuperano sul finale le "big" del settore bancario (Unicredit +1,5%, Intesa Sanpaolo +2,01%); bene gli energetici (Eni +2,68%), in evidenza Telecom (+2,81%). Fiacchi gli scambi, pari a 1,7 miliardi di controvalore.
Lo spread tra Btp e Bund è a quota 331 punti.
In Europa si rafforza anche Madrid, in progresso dell'1,65%. Rialzi più solidi per Parigi, che avanza dell'1,98% a 3.805,37 punti, Francoforte che sale dell'1,91% a 7.943,87 punti e Londra che cresce dell',1,23% a 6.490,66 punti, anche grazie a Vodafone che brilla in Europa sulle voci di un'offerta di Verizon e At&T.
Chiusura positiva per Wall Street
Chiusura in territorio positivo per Wall Street. Il Dow Jones sale dello 0,60% a 14.660,25 punti, il Nasdaq avanza dello 0,48% a 3.254,86 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dello 0,5% a 1.569,95 punti.
Dati macro Usa in chiaroscuro
Gli ordinativi alle fabbriche negli Stati Uniti sono cresciuti in marzo del 3%, in linea con le attese degli analisti. Mentre l'indice Ism relativo alla città di New York è calato in marzo a quota 51,2 punti da 58,8 punti in febbraio, il livello più basso degli ultimi cinque mesi, esattamente dallo scorso ottobre. A compensare il ribasso dell'indice generale (rispetto comunque a valori, quelli di febbraio, che erano i più alti degli ultimi due anni) c'è l'ottima performance della componente che misura l'occupazione, balzata a 57,3 punti da 49,3 in febbraio.
Frena l'industria di Eurolandia
L'indice Pmi manifatturiero dell'Eurozona è sceso a 46,8 punti nel mese di marzo. È la lettura definitiva dell'istituto Markit, dopo i 46,6 punti delle stime preliminari. A febbraio l'indice si era attestato a 47,9 punti. Per l'Italia il calo è stato inferiroe alle attese: l'indice Pmi tricolore è sceso a marzo a 44,5 da 45,8 della rilevazione precedente, con le attese che erano per una lettura a 45,3.
Disoccupazione record (12%) nell'Eurozona
A febbraio resta stabile al livello record del 12,0% la disoccupazione nell'Eurozona, dove sono 19,071 milioni i senza lavoro. Lo registra Eurostat che il mese scorso aveva indicato per gennaio il dato dell'11,9%, successivamente rivisto al 12,0%. Leggero calo in Italia: dall'11,7% di gennaio all'11,6% del mese successivo.
Spread stabile
Lo spread tra BTp decennali e Bund viaggia a 331 punti. Il rendimento scende così al 4,75%, in calo di 36 punti rispetto ad un anno fa (tabella dei rendimenti dei titoli di Stato dell'Eurozona).
Dollaro
L'euro scambia in rialzo nei confronti del dollaro. La divisa europea ha aperto gli scambi in progresso sul biglietto verde, toccando quota 1,29 (cambio euro/dollaro e convertitore di valute). La moneta unica cede terreno contro lo yen (-0,3% a 119,2) il quale si rafforza anche nei confronti del dollaro superando la soglia di 93 (+0,2%) dopo i dati non esaltanti sull'economia Usa.
In calo Pmi in Spagna
Intanto arrivano ancora dati negativi dall'economia reale. Il pmi manifatturiero in Spagna a marzo è sceso nuovamente segnando il più consistente ribasso dallo scorso ottobre. Nel dettaglio l'indice che esprime l'attività dell'industria manifatturiera è sceso da 46,8 a a 44,2.
Focus Asia
Seduta contrastata sulle borse asiatiche con Tokyo ancora in calo (-1,08%), in attesa della riunione di domani della Bank of Japan, assieme a Seul (-0,49%), su cui pesano le tensioni con la Corea del Nord. Si muovono sopra la parità Sydney (+0,38%), Singapore (+0,18%) e Hong Kong (+0,08%). Tokyo risente del rafforzamento dello yen e dei dati deludenti sull'indice Ism manifatturiero Usa. Il Nikkei ha perso 131,59 punti per finire a 12.003,43 punti. L'indice più ampio Topix è sceso allo 0,92% (segui gli indici finanziari). L'attività è stata particolarmente forte, con 3.770 milioni di titoli scambiati sul mercato principale.
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