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Questo articolo è stato pubblicato il 12 giugno 2013 alle ore 12:20.

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La Grecia declassata a Paese emergente, rischio fuga di capitali - Fine delle trasmissioni per la tv pubblica: licenziati in 2.800

E' durata solo 12 anni la permanenza della Grecia nel club delle economie sviluppate: da oggi Atene ha il triste primato di essere il primo paese sviluppato a essere stato declassato a mercato emergente dall'indice MSCI dopo che la Borsa greca ha perso il 91% del suo valore dal 2007. MSCI ha invece introdotto nei paesi emergenti Qatar e Emirati arabi uniti.

La Grecia quindi esce mestamente dall'indice MSCI, dove non sarà più classificata come mercato sviluppato, dato che non è riuscita a soddisfare i criteri minimi in materia di prestiti di titoli, di strumenti di prestito, di vendita allo scoperto e di trasferibilità a breve. L'indice MSCI, elaborato a New York, è seguito da operatori che hanno asset per circa 7mila miliardi di dollari. Per quanto riguarda la Grecia il peso del paese all'interno del MSCI era costituito da due società, la Hellenic Telecommunications Organization SA, il più grande operatore di telefonia del Paese, e l'Opap SA, la più grande società di gioco d'azzardo della Grecia il cui 33% è stato appena privatizzato. Uscita dai mercati obbligazionari nel mese di aprile 2010 la Grecia è stata costretta ad accettare due pacchetti di salvataggio dall'Unione europea e Fmi in cambio di tagli delle pensioni e dei salari.

La permanenza nell'indice MSCI della Grecia era stata messa sotto osservazione per un possibile downgrade già nel giugno 2012, a causa delle restrizioni ai trasferimenti, di prestito dei titoli e alle vendite allo scoperto, tutti elementi che hanno impedito alla Grecia di mantenere un mercato completamente funzionale. La probabilità di una retrocessione è aumentata dopo che la sede ellenica della Coca-Cola HBC AG, che in precedenza costituiva quasi un quarto della Borsa di Atene, ha deciso di trasferirsi sul listino di Londra ad aprile.

L'uscita dall'indice MSCI, in cui la Grecia era stata ammessa nel 2001, potrebbe portare gli investitori che seguono questi indicatori a vendere titoli azionari del paese mediterraneo. Il peso delle società greche nell' MSCI World Index era sceso allo 0,01 per cento dallo 0,16 registrato nel maggio 2010, secondo i dati compilati da Bloomberg.

L'uscita dall'indice MSCI della Grecia segue la stessa decisione già presa dalla Russell Investments, che suggerisce le politiche di acquisto e investimento di fondi con 2.400 miliardi dollari in asset. A marzo la società americana Russell aveva dequalificato la Grecia a paese emergente dopo che la valutazione del rischio-paese era, a suo dire, aumentato oltre i limiti accettabili.

Un altro brutto colpo all'immagine del paese è arrivato con il fallimento dell'asta per la società monopolista del gas Depa. Il tentativo fallito di vendere Depa SA ai russi di Gazprom ha nuovamente frenato il programma di vendita di beni pubblici di un paese che ha ottenuto finora 200 miliardi di euro di aiuti dai paesi della zona euro e del Fondo monetario internazionale, tutti soldi che andranno prima o poi restituiti salvo ci sia una nuova ristrutturazione del debito. Eventualità ch e non è affatto esclusa dai mercati.

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