Vola Francoforte in scia ai nuovi record messi a segno da Wall Street all'indomani delle parole del governatore della Fed, Yanet Yellen, guardinga sull'ipotesi di un prossimo rialzo dei tassi. L'indice Dow Jones che ha toccato un nuovo record così come l'S&P 500 che ha toccato i 2.009 punti. Il Dj ha chiuso a +0,64% a 17.266,51 punti, il Nasdaq avanza dello 0,68% a 4.593,43 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dello 0,5% a 2.011,5 punti.

Mentre Piazza Affari chiude piatta (FTSE MIB +0,08%) e non partecipa all'allungo dei mercati azionari, penalizzata dall'andamento di alcuni titoli bancari (in particolare Banca Mps e Bper) dopo alcuni report contrastati. Ha influito anche il report dell'Fmi, scettico sull'Italia. «'L'economia italiana sta incontrando difficolta' a emergere da una prolungata recessione». Spiega il Fondo monetario internazionale, sottolineando che sull'economia italiana pesano rischi al ribasso. Da quelli «geopolitici all'elevato debito pubblico»' che lasciano l'economia '«vulnerabile a shock'». Il Fmi non esclude una revisione al ribasso delle stime per l'Italia in ottobre, nel World Economic Outlook.

Allo stesso tempo ha deluso l'importo richiesto all'asta della Bce T-Ltro in favore delle banche europee che hanno chiesto 82,6 miliardi di euro nella prima tranche del maxi-prestito a 4 anni offerto allo 0,15% dall'istituto di Francoforte e vincolato ai prestiti effettuati alle imprese e registrati in bilancio al 30 aprile 2014. In realtà l'importo è inferiore alle attese (oltre i 100) e al plafond teorico della Bce (200 miliardi per tranche, la prossima è prevista a dicembre). Le banche italiane che parteciperanno all'asset quality review hanno ottenuto 23 miliardi (la classifica), il 28% del totale.

Molti operatori indicano che sarà più importante la seconda tranche, dato che molti istituti si saranno allora liberati dell'asset quality review e degli stress test di ottobre. Alcuni indicano che il dato deludente può stimolare la Bce verso altre misure espansive, verso il quantitative easing con acquisto di titoli di Stato che al momento sembrano tecnicamente e politicamente difficile da realizzare. L'interpretazione dell'esito del T-Ltro resta difficile e ambigua anche perché in Europa i bancari sono saliti coralmente (indice di settore +1,4%).

I mercati restano in attesa di conoscere l'esito del referendum per l'indipendenza della Scozia. I risultati si conosceranno solo all'alba, non ci sono exit poll.

Lavoro negli Usa
Nella settimana terminata il 13 settembre, il dato preliminare delle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione negli Usa è stato di 280mila, in calo di 36mila rispetto al livello della settimana, rivisto a 316mila da 315mila. Lo ha comunicato il Dipartimento del Lavoro americano. Il dato è nettamente migliore delle previsioni. Le richieste continue, quelle rinnovate dopo i primi sette giorni, nella settimana terminata il 6 settembre sono state 2.429.000, in calo di 63mila rispetto al livello rivisto della settimana precedente. Il dato, anch'esso migliore delle attese, è il milgiore dal 19 maggio 2007, quando le richieste furono 2.417.000.

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