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Questo articolo è stato pubblicato il 31 ottobre 2014 alle ore 07:31.
L'ultima modifica è del 31 ottobre 2014 alle ore 16:00.

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Haruhiko Kuroda presidente della Bank of JapanHaruhiko Kuroda presidente della Bank of Japan

La Banca del Giappone ha sorpreso i mercati con nuove misure di allentamento monetario che hanno provocato una impennata dalla Borsa e spinto lo yen ai minimi da sei anni sul dollaro, oltre un cambio di 110.

L'indice Nikkei ha chiuso con un balzo del 4,83%, ai massimi degli ultimi 7 anni con un guadagno di 755,56 punti a 16,413.76. La BoJ accelerera' l'espansione della base monetaria (nell'ordine di altri 10mila-20mila miliardi di yen l'anno a circa 80mila miliardi) e triplicherà gli acquisti di Etf e trust immobiliari, oltre a estendere la durata media dei bond nel suo portafoglio: la ribattezzata “Estensione dell'allentamento quantitativo e qualitativo” avviene in coincidenza con un rallentamento del trend dell'inflazione che mette in forse il raggiungimento del target ufficiale del 2 per cento, e ha lo scopo dichiarato di “prevenire” la caduta delle aspettative di rialzo dei prezzi. I bond in portafoglio della Banca Centrale aumenteranno di ulteriori 30mila miliardi di Yen l'anno. Ma il board della BoJ si e' spaccato sulla nuova mossa: 5 membri a favore e 4 contro.

La Borsa di Tokyo si era gia' indirizzata al rialzo sull'onda dei guadagni precedenti di Wall Street e della forza del dollaro (sopra un cambio di 109 sullo yen), nel giorno della riunione della BoJ e del rilascio del nuovo rapporto dell'istituto centrale sull'economia. Le indiscrezioni sull'imminente comunicazione pubblica della nuova strategia del Fondo pensioni pubblico (in direzione di una maggiore esposizione al mercato azionario, piu' ampia di quanto si ipotizzasse, ossia fino al 25% del portafoglio rispetto all'attuale 12%) hanno contribuito a sostenere i corsi.

I dati rilasciati all'inizio della mattinata sono apparsi pero' non incoraggianti. La spesa delle famiglie in settembre e' scesa del 5,6% rispetto a un anno prima e il tassi di disoccupazione e' leggermente salito al 3,6 per cento. Soprattutto, pero', l'inflazione (esclusi gli alimentari freschi) si e' attestata al 3% (inclusi gli effetti dell'aumento dell'Iva scattato in aprile), mail trend appare in rallentamento: escludendo l'effetto-Iva, i prezzi al consumo sono saliti a settembre solo dell'1%, allontanandosi quindi dal target del 2% che la banca centrale intende conseguire. E cosi' il governatore Haruhiko Kuroda ha deciso di tornare a usare di nuovo il “bazooka” monetario.

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