Piazza Affari tra le migliori piazze borsistiche in Europa alla vigilia della riunione della Banca centrale europea, da cui gli investitori si aspettano nuove misure di stimolo all'economia, mentre il BTp chiude al minimo storico dell’1,97 per cento.

A Milano il Ftse Mib è salito dell'1% così come il Ftse All Share, leggermente sotto i massimi di giornata, quando i progressi di Parigi (+0,08%) e Francoforte (+0,38%) sono stati più limitati e Londra ha terminato le contrattazioni in calo. Bene Madrid con un rialzo dell'1,18 per cento. A spingere al rialzo la Borsa italiana è stata la performance di Fca (+4,19%), dopo i dati positivi sulle immatricolazioni negli Stati Uniti, con il buon andamento di alcuni titoli bancari, in particolare le popolari: Bpm (+2,69%), Banco Popolare (+2,61%) e Bper (+2,59%), in attesa del 2015, che potrebbe essere l'anno decisivo per la riforma della governance di questi istituti di credito. Di segno opposto Banca Mps (-1,73%).

Il BTp sfonda al ribasso il muro del 2%
BTp ancora in rally sul mercato secondario dove segna nuovi record in attesa delle decisioni della Bce. Lo spread tra il decennale benchmark italiano e quello tedesco si è ridotto a 123 punti base (per poi chiudere a 124), sotto il minimo del 2011, su livelli che non si vedevano dal 2010, mentre il rendimento si è portato per la prima volta nella storia sotto la soglia del 2%, segnando l'1,97 per cento (qui il grafico dello spread sul Bund tedesco). Un rendimento così basso è una grande boccata d’ossigeno per il Tesoro, che a questi tassi può risparmiare cifre ingenti sul servizio del debito pubblico. Molti analisti tuttavia si interrogano sulla sostenibilità di questi rendimenti così bassi, soprattutto se la Bce non dovesse mantenere le promesse di un piano massiccio di acquisto di titoli di Stato nei prossimi mesi.

A Wall Street un’altra chiusura record
Chiusura in rialzo per Wall Street col Dow Jones che termina a livelli record guadagnando lo 0,18% a 17.911,66 punti, sulla scia dell'ottimismo espresso dalla Fed per le prospettive economiche negli Stati Uniti. Progresso dello 0,39% per il Nasdaq a 4.774,47 punti, mentre ai massimi di sempre anche l'indice S&P500 che sale dello 0,38% a 2.074,31 punti.
Secondo il Beige Book della Fed, l'economia americana «ha continuato ad espandersi» in gran parte del Paese a ottobre e novembre e c'è «ottimismo sull'outlook futuro». Il rapporto sottolinea la crescita delle spese da parte dei consumatori, vista da molte delle persone sentite dalla Fed come conseguenza «del calo del prezzo dei carburanti». Anche l'aumento delle assunzioni, dice il documento, potrebbe aver dato più fiducia alle famiglie d'America.

Euro debole in vista della Bce
Sul fronte dei cambi, l’euro, ai minimi da due anni sul biglietto verde, in serata è sceso sotto quota 1,23 dopo la pubblicazione del Beige Book (1,2381 ieri e 1,2373 in avvio). Gli investitori vendono la moneta unica e comprano dollari perché sono convinti che la Bce sia sempre più vicina a nuove misure espansive mentre dall’altra parte dell’Oceano la Fed dovrebbe alzare i tassi d’interesse nel corso del 2015. «Tutti vogliono che Draghi lasci la porta aperta al Quantitative easing - spiega Carsten Hilck, che guida il fondo d’investimenti tedesco Union Investment Privatfonds GmbH - Deve solo mostrare la pistola, non usarla. La liquidità sta tornando nelle Borse europee, i rendimenti sui bond sono ai minimi. Tutto sembra di nuovo a posto». Il petrolio Wti recupera terreno e sale dell'1,69% a 68,02 dollari al barile.

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