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Questo articolo è stato pubblicato il 10 settembre 2010 alle ore 19:50.
BENEDETTO DELLA VEDOVA, PARLAMENTARE DI FUTURO E LIBERTÀ
«Quando successe ero in aereo da Roma a Bruxelles. Allora facevo l'europarlamentare. Con me c'era Marco Pannella. Quando arrivammo iniziarono ad arrivare gli sms. Non si capiva quello che era veramente successo. Anche al parlamento europeo c'era grande tensione. Ci fecero evacuare subito perché si temeva un attacco anche lì. Veniva considerata una sede a rischio.
Quello che mi colpì, guardando le immagini alla televisione, fu la potenza dell'attacco e l'impreparazione di una grande potenza come gli Stati Uniti ad affrontare un attacco terrorista che si basava sul suicidio. Una cosa assolutamente inconcepibile in occidente. E poi il senso di partecipazione al dramma. Come Kennedy che nella Berlino divisa dal Muro disse «Siamo tutti berlinesi», anche noi, in quel momento, ci sentimmo per un giorno tutti newyorkesi». (Testo raccolto da Andrea Franceschi)
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