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Questo articolo è stato pubblicato il 10 settembre 2010 alle ore 19:51.
ENRICO LETTA
«In primo piano un uomo. Sullo sfondo, in alto, l'aereo che arriva, veloce, e si infila dentro il grattacielo. E' l'immagine dell'11 settembre che mi è rimasta negli occhi, perché nel preciso istante in cui l'ho vista ho avuto la sensazione fortissima e nitida che niente sarebbe stato mai più come prima. Nessuna cesura storica ha mai avuto, a mio avviso, questo carattere di simultaneità e istantaneità. Un trauma collettivo provato da tutto il mondo nell'istante esatto in cui si è consumato, con la percezione immediata di quali ripercussioni avrebbe avuto». (Testo raccolto da Andrea Franceschi)
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