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Questo articolo è stato pubblicato il 10 settembre 2010 alle ore 20:09.
DAVID WEINBERGER, TECNOLOGO E FILOSOFO AMERICANO
»Una settimana dopo l'11 settembre stavo camminando per Boston e ho iniziato a piangere. Ma quella volta non era al pensiero di chi era morto. Stavo realizzando che l'illusione della sicurezza era svanita per me e – peggio – per i miei figli: il mondo è insicuro e ingiusto. Gli americani generalmente non hanno questa consapevolezza. Alcune delle reazioni del mio paese all'11 settembre possono essere interpretate proprio come un tentativo di negare questa realtà». (Testo raccolto da Pierangelo Soldavini)
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