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Questo articolo è stato pubblicato il 24 ottobre 2011 alle ore 23:35.
L'ultima modifica è del 24 ottobre 2011 alle ore 11:33.

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22.02 Donadi: il Governo decide di non decidere
«Prendiamo atto che, ancora una volta, come accade ormai puntualmente da tre anni a questa parte, il Governo decide di non decidere. È evidente che non sono in grado di mettere in campo quelle riforme che servono al paese. se avessero un minimo di dignità ne prenderebbero atto e se ne andrebbero a casa». Lo dichiara in una nota Massimo Donadi, presidente dei deputati di Idv.

21.42 Berlusconi in Cdm: solo noi possiamo uscire dalla crisi
Chi mi attacca ogni giorno non riuscirebbe mai a mettere insieme una maggioranza parlamentare in grado di compiere quelle scelte storiche che ci consentiranno di uscire dalla crisi. Lo ha detto Silvio Berlusconi, durante il Cdm, secondo fonti governative.

21.31 Federalismo: da Cdm ok preliminare a Dlgs correttivo del fisco municipale
Il Consiglio dei ministri ha approvato in esame preliminare il primo decreto legislativo correttivo, previsto dalla legge sul federalismo fiscale, in materia di federalismo municipale e provinciale, nonché di armonizzazione dei bilanci pubblici: sì quindi all'anticipo dell'Imu al 2013 e alla riforma della tassazione sui rifiuti per superare doppio sistema Tarsu-Tia. Ne dà notizia il comunicato emesso Palazzo Chigi al termine della riunione. Sul testo verrà acquisito il parere della Conferenza unificata e delle commissioni parlamentari.

21.24 Pensioni: Bossi ribadisce il suo niet in Cdm
Sono misure urgenti, occorre avere subito il via libera. Silvio Berlusconi, durante il Consiglio dei ministri, ha illustrato le indicazioni pervenute da Bruxelles sulla crescita, ribadendo che occorre agire al più presto sul pacchetto sviluppo. Ma Umberto Bossi ha ribadito il no del Carroccio: «Non si toccano, non è giusto far pagare la crisi ai pensionati».

21.20 Bossi in Cdm: servono soluzioni che piacciono a tutti
È un momento difficile e dobbiamo saper rispondere alle sfide, ma bisogna trovare soluzioni che vadano bene a tutti. È il ragionamento che Umberto Bossi, secondo diverse fonti governative, avrebbe svolto chiudendo la discussione in Cdm sulle misure da adottare comprese le
pensioni.

21.13 Letta in Cdm: mettere subito nero su bianco le misure
Dobbiamo mettere le misure nero su bianco, altrimenti si rischia di andare a Bruxelles allo sbaraglio. Secondo quanto apprende l'agenzia Agi da fonti ministeriali in Consiglio dei ministri è stato il sottosegretario Gianni Letta a ribadire la necessità di trovare un accordo sulle misure per la crescita all'interno dell'esecutivo. Non possiamo mettere a rischio la tenuta del paese, è stato il ragionamento del sottosegretario alla presidenza del Consiglio.

21.02 Pensioni: si tratta ancora dopo il nulla di fatto del Cdm
Dopo il Cdm Silvio Berlusconi prosegue la trattativa con la Lega con una cena tra il Cavaliere, Giulio Tremonti, il sottosegretario Gianni Letta, Umberto Bossi e gli altri ministri della Lega. A quanto si apprende una nuova riunione potrebbe essere convocata nelle prossime ore.

20.51 Pensioni: Cdm termina senza nessuna decisione
Il Consiglio dei ministri, secondo quanto si apprende, è terminato senza assumere una decisione in merito al nodo pensioni. Secondo le stesse fonti si dovrebbe tenere stasera una cena tra il premier Silvio Berlusconi e alcuni ministri.

20.43 Concluso il Cdm a Palazzo Chigi
È appena terminato a Palazzo Chigi il Consiglio dei ministri: la riunione è durata circa un'ora e mezza.

20.42 Bossi ai suoi: per la Lega nessun margine di trattativa sulle pensioni
«Per quanto mi riguarda sulle pensioni non ci sono margini di trattativa». Sul capitolo della riforma previdenziale Umberto Bossi - secondo quanto riferito da chi ha avuto modo di parlargli - ha oggi spiegato a colleghi di governo e a Silvio Berlusconi, incontrato in un lungo colloquio prima del
consiglio dei ministri, che la Lega è «irremovibile».

20.35 Fini: Ue non impone nulla, abbiamo accettato noi le regole
«L'Europa non impone nulla, nel momento in cui siamo entrati a farne
parte ne abbiamo accettato le regole». A ricordarlo è il presidente della Camera, Gianfranco Fini, intervenendo a una conferenza a Roma. «Se vogliamo dare il colpo di grazia all'europeismo -afferma il presidente della Camera- dobbiamo dire che le cose le impone la Ue». Nel suo intervento Fini ha sottolineato «la crisi di prospettive» che sta vivendo il vecchio continente. «Oggi -ha detto- l'Unione ha il fiato grosso e cammina lentamente».

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