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Questo articolo è stato pubblicato il 05 dicembre 2011 alle ore 15:10.

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Per il Financial Times, invece che sull'austerità, il governo dovrebbe concentrarsi sulle riforme per stimolare la crescita: è quanto si legge in un commento della Lex Column, intitolato: "Italia: il lungo viaggio comincia".
Pur riconoscendo che gli investitori puntano su Monti e che i tassi d'interesse sui titoli italiani stanno già scendendo, il Ft invita a riflettere su due punti. "Primo, l'Italia ha bisogno di crescita, non di austerità". Secondo, il Parlamento potrebbe annacquare le misure. Quelli dell'Italia sono "i primi piccoli passi di un lunghissimo viaggio".

Nel pacchetto di tagli di spesa e aumenti di tasse di Monti – nota il Ft - c'è di che "fare ingelosire" i partner europei: tassa sugli immobili, stretta all'evasione fiscale, riforma delle pensioni e tassa sui beni di lusso. L'obiettivo è risparmiare 30 miliardi di euro nei prossimi tre anni e arrivare al pareggio di bilancio nel 2013, ricorda. Tuttavia, l'Italia ha un debito di 1.900 miliardi: "Il miglior modo per ridurlo è un'economia forte".
Il Ft punta il dito sul fatto che per il 2012 il governo prevede un calo dello 0,5% dell'economia italiana.

"Monti promette riforme del mercato del lavoro nel prossimo futuro. Queste sono essenziali", sottolinea il Financial Times, ricordando che l'Italia, secondo uno studio della Banca Mondiale, è al 170.mo posto per la dimensione della tassazione globale sulle imprese, in gran parte rappresentata da tasse sul lavoro.

"La sclerosi strutturale dell'Italia significa che il suo potenziale di crescita economica è zero", secondo i dati Citigroup, mentre il potenziale di crescita dell'eurozona è dello 0,8%. "Il compito di Monti e Passera", ammonisce il Ft, è assicurare che l'Italia riduca quello scarto.
Le nuove misure d'austerità e riforme economiche varate dal governo Monti sono "il calcio d'avvio" di una settimana cruciale della campagna europea per rafforzare l'euro, scrive ancora il Financial Times in una corrispondenza a tre mani (Guy Dinmore e Giulia Segreti da Roma e Joshua Chaffin da Bruxelles).

In evidenza sul Ft è il problema della crescita: Monti ha sottolineato la gravità della crisi, ma ha promesso che la moltitudine dei sacrifici del decreto "Salva Italia" sarà usata anche per promuovere la crescita riducendo il costo del lavoro.

La mossa dell'Italia, anticipata di un giorno, "segna il primo elemento di una sequenza di passi coreografati" che i leader europei sperano portino a una convincente soluzione della crisi del debito sovrano, al vertice di venerdì. Un accordo sui cambiamenti a lungo termine dei trattati è considerato da molti come un "pre-requisito" perché la Banca centrale europea intervenga con più forza sui mercati finanziari.

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