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Questo articolo è stato pubblicato il 22 dicembre 2011 alle ore 15:25.
L'ultima modifica è del 22 dicembre 2011 alle ore 11:42.

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Monti: affrontiamo la crisi a testa altaMonti: affrontiamo la crisi a testa alta

Ore 12,39. Monti: per crescita serve ok Ue ma ci impegneremo
«Ho colto nel dibattito un vivo e vivace segnale segnale affinchè il governo rappresenti in Europa la necessità di politiche per la crescita. Questa convinzione è vostra ed è mia», ma i meccanismi comunitari «richiedono l'unanimità e comportano la necessità di persuadere altre 26 Stati membri: noi opereremo molto fortemente per far cambiare la politica europea in questo senso e questo sarà il nostro impegno». Lo dice Mario Monti parlando in senato.

Ore 12,37. Monti: no crescita e stabilità senza bilanci in ordine
«Non c'ècrescita senza disciplina finanziaria e non c'è stabilità se i bilanci non sono in ordine». Così il premier Mario Monti nell'aula del Senato. «I paesi dell'Unione Europea devono perseguire una crescita duratura, l'occupazione e la coesione».

Ore 12,36. Monti: da Governo rispetto e valorizzazione Parlamento
Sulla manovra economica è stato condotto un «lavoro rapido, approfondito, condotto nel rispetto e nella valorizzazione da parte del Governo di questo Parlamento». Lo dice il premier Mario Monti in aula al senato.

Ore 12,32. Monti: decreto di estrema urgenza, ora Italia a testa alta in Europa
Con questa manovra «che è un decreto di estrema urgenza» l'Italia può affrontare «a testa alta la crisi». L'avanzo primario dell'Italia non ha eguali in Europa. Lo afferma in aula al Senato il presidente del Consiglio Mario Monti.

Ore 12,30. Manovra: Schifani dichiara chiusa la discussione tra le proteste
Alta tensione in aula durante la conclusione della discussione. Il senatore leghista Roberto Mura sfora i tempi concessi da Renato Schifani e il presidente del Senato lo invita a chiudere tra le proteste dei colleghi. Poi dichiara conclusa la discussione.

Ore 12,26. Manovra: Schifani censura Bricolo e senatori leghisti
Come annunciato ieri il presidente del Senato, Renato Schifani, ha censurato il capogruppo a Palazzo Madama della Lega Federico Bricolo e molti dei senatori leghisti. Ieri, durante l'esame della manovra, avevano esposto striscioni («Governo ladro») e fischiato durante la richiesta
di fiducia arrivata da Piero Giarda.

Ore 12,22. Rotondi: basta con strumento tasse, pensare a sviluppo
«Ha detto bene Berlusconi: continuare ad usare lo strumento della tassazione non è la medicina giusta per superare la bufera e rimettersi in carreggiata. Bisogna puntare all`equità e allo sviluppo». Lo ha dichiarato in una nota l'ex ministro Pdl Gianfranco Rotondi.

Ore 12,17. Manovra: Poli Bortone, senza dolore non la voterò
«Senza dolore non voterò questa manovra». Lo dice la senatrice Adriana Poli Bortone, presidente di Io Sud e cofondatrice di Grande Sud, nel concludere il suo intervento sulla fiducia al Senato.

Ore 12,13. Question time con Monti alla Camera l'11 gennaio
Il presidente del Consiglio Mario Monti risponderà in aula alla Camera al question time previsto per mercoledì 11 gennaio. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo di Montecitorio.

Ore 11,30. Dopo l'ok al decreto l'attività del Senato riprende il 10 gennaio
Con il voto di oggi sulla conversionein legge del decreto Salva-Italia, i lavori del Senato sifermerannoper la pausa natalizia. L'attività di palazzo Madamariprenderà quindi il 10 gennaio 2012 alle 17 con, in Aula, una serie dimozioni e la decisione sulla costituzione in giudizio del Senato per resistere a un conflitto di attribuzione davanti allacorte Costituzionale. Il governo tornerà a rispondere in Aula ainterpellanze e interrogazioni giovedì 12 gennaio. Ancora dastilare, infine, il calendario delle commissioni, cheriprenderanno anch'esse i lavori il 10 gennaio.

Ore 11,29. Sì alla fiducia dei radicali del Pd
Anche i Radicali del Pd al Senato diranno sì alla manovra Salva Italia e alla fiducia al governodi Mario Monti. Lo ha annunciato il senatore Marco Perducaintervenendo in Aula a palazzo Madama. Il sì dei Radicali, ha spiegato Perduca, arriverà «anche se si tratta di una manovradura». Il decreto contiene infatti «riforme sulle quali siamoindietro di almeno tre decenni».

Ore 11.08. Tre giorni di sospensione al leghista Rainero per le intermperanze alla Camera nel voto sul decreto salva-Italia
Tre giorni di sospensione a partire dalla prossima seduta di gennaio. È questa la sanzionedell'Ufficio di presidenza di Montecitorio che ha comminato alleghista Fabio Rainieri per i fatti avvenuti nell'aula della Camera in occasione dell'esame del decreto salva-Italia lascorsasettimana. Per il suo collega del Carroccio Gianluca Buonanno c'è stata solo la censura visto che il deputato si è presentato allariunione dell'Ufficio di presidenza di questa mattinariconoscendo il suo errore. Non ha fatto lo stesso Rainieri guadagnandosi così una punizione più severa.

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