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Questo articolo è stato pubblicato il 16 gennaio 2012 alle ore 10:39.

Articoli

Merkel-Sarkozy accelerano sul Trattato

(Ap)

PARIGI - Primo vertice del 2012, ieri a Berlino, per il direttorio franco-tedesco. L'ennesimo dall'inizio della crisi, sempre con lo stesso obiettivo. Cercare cioè di convincere i mercati che l'Europa ha una guida; che la politica è cosciente delle proprie responsabilità e determinata a proseguire sulla strada del risanamento senza ...

Italia in primo piano nelle manovre per salvare l'eurozona

L'Italia è diventata protagonista delle grandi manovre per risolvere la crisi dell'eurozona. L'intenso calendario di incontri del primo ministro Mario Monti, che ha visto venerdì a Parigi Nicolas Sarkozy, mercoledì andrà a Berlino per incontrare Angela Merkel e il 20 gennaio riceverà a Roma entrambi i leader, prima del vertice Ue di fine ...

Perché l'Europa deve potenziare subito il fondo

Per far dormire sonni tranquilli ai mercati, dopo quasi due anni di insonnia, l'Europa deve intervenire al più presto per potenziare, velocizzare e rendere operativi in maniera credibile, trasparente ed efficiente i suoi fondi di stabilizzazione. Se non l'Efsf almeno l'Esm

Nella Grecia in crisi sempre di più rinunciano all'auto

La crisi morde le tasche dei greci. Anche sotto Natale. Così aumenta ogni giorno in Grecia il numero di chi, alle strette, decide di restituire agli uffici dell'agenzia delle entrare le targhe delle automobili perché non riesce più a pagare la tassa di circolazione del veicolo. ...

Uscire dall'euro? Per la Francia una catastrofe (Les Echos). Emma Marcegaglia a La Tribune: Sarkozy convinca la Merkel a fare un gesto per la crescita

Manuel Barroso (Afp)

In cifre, l'addio francese all'eurozona provocherebbe la distruzione da 6 a 19 punti della ricchezza nazionale nel giro di dieci anni e l'eliminazione di oltre un milione di posti di lavoro

Grecia: altri 150mila licenziamenti statali entro il 2015, stampa in sciopero fino a venerdì

A partire dalle 6.00 di oggi fino alla stessa ora di venerdi 16 dicembre, i dipendenti della Televisione, dell'Agenzia di stampa Ape-Mpe, delle stazioni radio delle autonomie locali e del canale tv del Parlamento, incrociano le braccia contro la politica governativa nel settore

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