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Questo articolo è stato pubblicato il 10 aprile 2012 alle ore 20:15.
L'ultima modifica è del 10 aprile 2012 alle ore 11:22.

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Ore 13,37. Bossi in via Bellerio
L'ex segretario federale della Lega Nord Umberto Bossi è arrivato, da pochi minuti nella sede del movimento in via Bellerio. Da metá mattinata, sempre in via Bellerio si è riunito il cosiddetto "triumvirato" composto da Manuela Dal Lago, Roberto Maroni e Roberto Calderoli, chiamato a reggere le fila del Carroccio fino al prossimo congresso previsto per ottobre. In sede anche il presidente della Regione Piemonte Roberto Cota e il neotesoriere Stefano Stefani.

Ore 13,00. Cota in via Bellerio
Il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, è arrivato poco prima delle 13 nella sede della Lega in via Bellerio a Milano. Cota non ha rilasciato alcuna dichiarazione prima di entrare con la sua auto. In mattinata nella sede del Carroccio sono arrivati nell'ordine Roberto Calderoli, Manuela Dal Lago, Roberto Maroni e Roberto Castelli che non hanno voluto rilasciare dichiarazioni. Manca invece all'appello l'ex segretario Umberto Bossi.

Ore 12,59. L'autista di Renzo Bossi: perché non ho denunciato prima? Mi dicevano di stare zitto
«Perché non ho denunciato prima? Tutte le volte che cercavo di sollevare il problema mi rispondevano che dovevo stare zitto. Pagavo e basta, a volte anche senza pezze giustificative», ha detto a Panorama.it, Alessandro Marmello, l'autista di Renzo Bossi che ieri ha raccontato di aver dato soldi della Lega al figlio del Senatur per le sue spese personali, registrando anche dei video del passaggio di denaro. «Ho girato questi video per cautelarmi - aggiunge Marmello - Avevo paura di finire io nel tritacarne. Ho anche provato a parlare con Renzo, ma dovevo stare zitto: lui mi schiacciava psicologicamente».

Ore 12,52. Maroni: Bossi è un fratello maggiore, resta presidente
Umberto Bossi «l'ho conosciuto anche prima della seconda moglie (Manuela Marrone, ndr). Più che amico, un fratello maggiore», ha detto Roberto Maroni in un'intervista a Vanity Fair, in edicola da mercoledì 11 aprile. Parlando della Lega senza Bossi, Maroni ha spiegato che «Bossi resta, farà il presidente, non ha alcuna intenzione di mollare. Certo c'é bisogno di un ricambio generazionale: per fortuna abbiamo tanti giovani in gamba, la futura classe dirigente del partito». Per Maroni la Lega «deve tornare a essere il partito dove chi ha meriti emerge».

Ore 12,48. Al vaglio altre posizioni nell'inchiesta della Procura di Milano
In Procura a Milano, si starebbero esaminando anche le posizioni di altre persone per una eventuale iscrizione nel registro degli indagati nell'inchiesta con al centro l'ex tesoriere della Lega Francesco Belsito accusato di appropriazione indebita e truffa ai danni dello Stato per la sottrazione di fondi pubblici dalle casse del partito. Il procuratore della Repubblica di Milano Edmondo Bruti Liberati avrebbe disposto di non fare più interrogatori al terzo piano del palazzo di giustizia ma in un luogo più riservato e non sotto i riflettori della stampa.

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