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Questo articolo è stato pubblicato il 02 giugno 2012 alle ore 09:35.

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La bandiera Italiana viene issata sulle aste in Via dei Fori Imperiali in occasione della festa della Repubblica italiana il 2 giugno 2012 a Roma (Ansa)La bandiera Italiana viene issata sulle aste in Via dei Fori Imperiali in occasione della festa della Repubblica italiana il 2 giugno 2012 a Roma (Ansa)

In tutta Italia è stato festeggiato il 2 giugno, festa della Repubblica italiana. Manifestazioni in tono minore, a partire dalla parata nella Capitale, per rispetto alle vittime del terremoto che ha colpito nei giorni scorsi l'Emilia Romagna. Il Capo dello Stato Giorgio Napolitano - dopo le polemiche sull'opportunità di festeggiare il 2 giugno in un momento di lutto per le popolazioni colpite dal sisma - ha difeso la cerimonia come segnale di «coesione nazionale», importante a maggior ragione davanti «alle prove che il paese deve affrontare». Alle 10 è iniziata la sfilata militare ai Fori Imperiali, dedicata quest'anno alle vittime del sisma in Emilia. Per onorarne la memoria, la manifestazione è stata preceduta da un minuto di silenzio. La parata è n forma ridotta rispetto al passato: non hanno sfilato i sistemi d'arma, i cavalli e non ci sono stato i tradizionali sorvoli delle Frecce Tricolori. La parata ai Fori Imperiali si è chiusa con il passaggio di una simbolica rappresentanza di tutte le componenti, militari e civili, impegnati in Emilia nelle operazioni di soccorso assistenza alle popolazioni colpite dal sisma. Ecco la cronaca della giornata.

Ore 13,17. Napolitano: la sobrietà non ha tolto nulla alla solennità della celebrazione
La manifestazione per il 2 giugno è stata "sobria" ma questo non ha scalfito la "solennità" della celebrazione. Lo ha scritto il capo dello Stato Giorgio Napolitano in un messaggio inviato al ministro della Difesa Giampaolo Di Paola.

Ore 12,54. Napolitano: ho reso omaggio a chi ha perso la vita per la patria
Le celebrazioni per l'anniversario della nascita della Repubblica, dedicato quest'anno agli italiani colpiti dal terremoto, sono iniziate a piazza Venezia dove il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha deposto una corona d'alloro al Sacello del Milite ignoto. «Ho reso omaggio a tutti i militari chehanno perso la vita per la Patria, per costruire, difendere ediffondere i grandi valori ai quali l'Italia repubblicana si ispira e che promuove nel mondo. Pur stretto nell'impegnovolto a fronteggiare una grave crisi economica e profondamente feritoda uno sconvolgente e luttuoso evento sismico, il nostro paese èpiù che mai determinato a proseguire nella propria azione in senoalla comunità internazionale, consapevole che, fino a quandola legalità e i diritti fondamentali saranno offesi, lacooperazione pacifica tra i popoli e lo sviluppo sociale ed economico nonpotranno definitivamente affermarsi».

Ore 12,49. Ferreno: nella parata la distanza fra palazzi e popolo
Attacca i palazzi sulla parata del 2 giugno Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista (Prc).«Oggi il governo italiano e il Presidente della Repubblica - ha detto - hanno fatto un pessimo servizioalla Repubblica italiana. Invece di rinsaldare il legame tralo stato e il popolo italiano, abolendo la parata, mandando i militari nelle zone terremotate e programmando una visitadelle autorità alle popolazioni colpite, hanno segnato tuttala distanza del palazzo nei confronti della gente. Iterremotati nelle tendopoli e le autorità alla parata suiFori Imperiali. Questa é la vera antipolitica: la distanza arrogante del Palazzo dalla vita concreta degli uomini edelle donne, a partire da chi soffre e si sente abbandonato.Oggi pomeriggio noi saremo invece in piazza a Roma con ilpopolo dell'acqua, per i beni comuni e per la Costituzione».

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