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Questo articolo è stato pubblicato il 15 giugno 2012 alle ore 08:04.

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di Lara Vecchio
Eccoci qua, nel limbo dell'Europeo, non più artefici della nostra sorte. L'1-1 con la Croazia complica maledettamente la strada per i quarti di finale. Come avevamo annunciato col beneficio del dubbio qualche ora fa, Prandelli ce l'ha fatta sotto il naso. Ci ha fatto divertire col giochino dei 60 milioni di commissari tecnici scatenando le ipotesi più fantasiose e poi non ha cambiato proprio nulla. A Poznan dunque fiducia piena a Buffon, Bonucci, De Rossi, Maggio Marchisio, Pirlo, Thiago Motta, Giaccherini Cassano e Balotelli. Le tre alternative ipotizzate fino a ieri mattina (Di Natale, Nocerino e Balzaretti restano in panchina sognando una staffetta).

Passano 3' e Balotelli è già protagonista: lo serve Giaccherini dalla sinistra, lui aggancia , finta, ma la palla sfila di poco a lato. L'Italia parte bene e si propone in avanti con insistenza e quando i croati provano ad affacciarsi nella nostra metà campo la retroguardia azzurra difende alta e non concede metri. L'Italia ha maggior spazio di manovra sugli esterni mentre, per soffocare la fonte di gioco, Pirlo è inizialmente marcato strettissimo da Mandzukic. La morsa sarà allentata però col passare dei minuti. La Croazia risponde con una rovesciata di Jelavic senza troppe ambizioni.

All'11' ancora Balotelli, riceve palla da Cassano e si fa ribattere il tiro ma il più vicino al vantaggio è Marchisio con una gran botta dalla distanza che sorvola di un niente la traversa. Super Mario non è ancora entrato in partita e mostra gli stessi limiti che gli sono costati pesanti critiche nella prima gara: troppo lento nelle gambe e nei pensieri. Però è sempre dove dev'essere e quando Cassano gli serve un altro bel pallone tenta nuovamente una conclusione che non è né potente né angolata e il portiere Pletikosa respinge centralmente. Il primo vero pericolo croato arriva al 20' : conclusione di Rakitic sul primo palo e Buffon è costretto a intervenire in due tempi. Le palle giocabili non mancano ma si sprecano negli ultimi metri come quando Marchisio non si intende con l'accorrente Giaccherini defilato sulla sinistra, o come quando Cassano, poco dopo, si accentra da destra ma tentenna e serve all'indietro la palla che viene intercettata da un difensore.

Sbaglia a ripetizione l'Italia. Errori a raffica, ancora con Cassano e poi con Marchisio che ha addirittura una doppia occasione e se la fa respingere da distanza ravvicinatissima entrambe le volte da Pletikosa che gli chiude lo specchio. La porta croata sembra stregata, almeno su azione. E allora ecco l'uomo della provvidenza. Fallo al limite su Balotelli e Pirlo disegna una traiettoria imprendibile su punizione che si infila nell'angolino alla destra del portiere. Prima del riposo, un'occasione per Cassano che svetta di testa tra due difensori e sfiora la traversa. Mandzukic invece, sul fronte opposto, trova pronto Buffon che salva il vantaggio. Primo temo molto dispendioso e ripresa in calo per gli azzurri che sbagliano anche l'approccio. La Croazia è imprecisa e approssimativa ma guadagna campo anche se inizialmente ci prova più da fuori (con Modric da 30 metri) che affidandosi ad un'azione manovrata. Bonucci prova ad imitarlo dalla stessa distanza sul capovolgimento di fronte con lo stesso esito negativo. L'ultima refolo di energia di Balotelli, prima di scomparire nel nulla, è una gran botta sopra la traversa su suggerimento di Giaccherini. L'Italia perde lucidità. Cassano ha ancora poca autonomia e spreca malamente la bella percussione centrale di Pirlo perdendo palla. Non corre più nessuno, e allora fuori Thiago Motta per un più fresco Montolivo mentre Bilic sostituisce Percic con Pranjic.

Finisce anche la partita di Balotelli che lascia il campo con una smorfia di disappunto. Anche stavolta è Di Natale a prendere il suo posto ma non con la stessa fortuna della prima volta. Anzi, è la Croazia a schiacciare gli azzurri che faticano a ripartire e al 72' arriva il gol che potrebbe costarci l'Europeo. Traversone per Mandzukic sul quale Chiellini non è impeccabile. Il croato ha tempo per controllare la palla a pochi passi da Buffon , poi la infila sotto la traversa. È Montolivo a farsi carico della reazione italiana. Destro potente dalla distanza, ma Pletikosa è attento sul primo palo e respinge. Al 33' un episodio molto dubbio. Cassano serve Maggio che da buona posizione sente il fischio dell'arbitro su segnalazione del guardalinee. Le immagini mostrano un fuorigioco millimetrico.

Ancora cambi: entra Eduardo per Jelavic mentre Giovinco rileva Cassano. Il finale però è di marca croata. Bonucci libera su Srna mentre Srinic conclude alto prima del recupero. Prandelli si spende le ultime speranze chiedendo anche a De Rossi di salire all'attacco ma gli azzurri cincischiano sull'unica palla potenzialmente pericolosa e l'arbitro Webb fischia la fine. Grande delusione nel clan Italia per non aver saputo gestire il vantaggio. Nella speranza che non ci si debba mangiare le mani tra cinque giorni.

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