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Questo articolo è stato pubblicato il 25 giugno 2012 alle ore 07:22.
Welbeck 5
Preferito a Carroll perché più manovriero e meno statico. Di lui si ricorda solo un grande scambio con Rooney e palla che finisce fuori di poco. Poi scompare e lascia il campo. Dal 60°
Carroll 6
Ricorda quei vecchi centravanti che arrivavano in Italia per fare sfracelli e poi avevano fortune pari alla loro scarsa consistenza tecnica (leggi Mark Hateley). Tuttavia il gigante ha il merito di tenere impegnato l'intero reparto difensivo. Piglia tanti palloni di testa, peccato poi che la medesima sfera si depositi per forza sui suoi piedi.
Hodgson 5
Il gentleman che da meno di due mesi ha nelle mani i bianchi, lo conosciamo bene per il suo passato italiano. Simpatico, gentile e persona di classico humor britannico. Sacchiano, lo definiscono le cronache. Ma del gioco del mister rivoluzionario non c'è stata traccia. Piuttosto s'è visto un gigantesco catenaccio: tutti coperti, le due linee del 4-4 molto vicine e nulla più. Scontati i cambi, ma non hanno prodotto nulla. La fotografia della rinuncia è negli ultimi minuti di partita e nei tempi supplementari letteralmente dominati dall'Italia che per acciacchi era messa peggio. Alla fine una sconfitta inevitabile. Ci mancava solo la beffa dei rigori. La totale rinuncia ha fatto rimpiangere i vecchi leoni inglesi che ingenuamente assalivano gli avversari per poi beccare gol. Perchè usare quel vecchio arnese del catenaccio, gettato nei ferrivecchi persino dagli italiani? Mister Hodgson, what's happened?
Arbitro
Proenca 7 (Portogallo)
Il direttore dell'ultima finale di Champions tra Chelsea e Bayern, si è mostrato arbitro di rango.
Guardalinee
Miranda 6 e Santos 6 (Portogallo).
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