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Questo articolo è stato pubblicato il 02 luglio 2012 alle ore 08:07.

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Prandelli 5
Il voto va inteso solo per quanto fatto in finale, ma dovrebbe fare media con il nove meritato per l'intero torneo d'Europa. Ovvie le domande: perché Chiellini che già non pareva in forma fisica decente? Perché non Diamanti al posto di Montolivo? Anche noi, col senno di poi, siamo tutti cittì. Il bilancio di Prandelli resta straordinario: ha dato gioco e personalità alla Nazionale, come da anni non si vedeva. Ha sposato la causa di un gioco propositivo, fatto di velocità e con un centrocampo, finché ha retto, tecnico e aggressivo. Il calcio tignoso e avaro, fatto solo di astuzia e calcolo, pare ora approdato su altri lidi, come quelli inglesi. Speriamo che non si risentano i soliti esperti a criticare l'Italia che s'è esposta a petto nudo agli spagnoli, peccando d'ingenuità. Mister, continui così, lo diciamo forte nell'ora della dura sconfitta. Il suo comportamento dopo la finale così come in precedenza, è sempre stato ispirato a stima e rispetto per gli avversari e a fiducia nel gruppo, costruito giorno dopo giorno. Ora viene la parte più difficile: convincere le società che bisogna lasciare spazio a questa Nazionale e i dirigenti che bisogna aprire più ai giovani che della squadra azzurra sono il futuro.
Difficile attendersi passi indietro da chi non vuol sentire. Ma è così che si costruisce un grande gruppo e si gioca un calcio che appassiona. Invece di irridere la sempre sconfitta Germania, si prenda lezioni da oltralpe per capire come si attrae la gente negli stadi.

Spagna (4-3-3)
Casillas 7 1/2
Che sia uno dei più grandi portieri del mondo lo sapevamo e che abbia dinnanzi a copertura la più grande squadra del mondo era altrettanto noto. Di suo ci mette tre ottime respinte su tiri da lontano, una parata capolavoro su Di Natale e uscite sempre tempestive sui calci da fermo. La sicurezza dei fuoriclasse.

Arbeloa 6 1/2
Nella prima partita contro l'Italia era apparso tra i meno in palla. Ma oggi l'orchestra roja ha suonato un ben altro spartito e anche lui s'è mostrato pronto.

Piqué 6 1/2
Dopo una ventina di minuti si fa ammonire per un'entrata anche inutile su Cassano. Poi si limita all'ordinaria amministrazione per l'inconsistenza avversaria. Sempre sicuro, si fa notare per un paio di uscite decisive dalla sua metà campo. Sontuoso.

Sergio Ramos 7
Cresciuto di partita in partita. E' il vero attaccante aggiunto: ci prova di testa, con il tiro e persino di tacco a superare Buffon. Non ce la fa, ma finisce in forma strepitosa una grande stagione. Qualche scintilla con Balotelli, poi tutto s'aggiusta.

Jordi Alba 7
E' suo il gol che di fatto mette kappao l'Italia sul finire del primo tempo. Imbeccato da Xavi da un perfetto lancio in verticale, batte Buffon. Per il giocatore del Valencia primo gol in nazionale e un finale europeo in crescita.

Xabi Alonso 7
Lo si vede poco, ma è uomo di sostanza, capace anche di lottare con il fisico quando serve. Centrocampista d'ordine del Real, in nazionale sa mettersi al servizio di Iniesta e dei suoi amici- nemici del Barcellona con grande umiltà e spirito di gruppo. Inamovibile.

Xavi 8
E' questo piccolo maestro di campo colui che era dato in un momento di scarsa vena? Via, non scherziamo. Due gol vengono da sue verticalizzazioni illuminanti, un dai e vai con Fabregas strappa gli applausi. Il resto è la sua bacchetta in cabina di regia. Con il compagno Iniesta forma la coppia regina del Terzo Millennio calcistico.

Busquets 6 1/2
Si conferma solido uomo d'ordine. Il consueto, grande interditore che si presenta puntuale al dialogo con i compagni. Qualche rudezza di troppo, come d'uso nel suo carattere fumantino. In compenso nemmeno una sceneggiata: questa sì che è una notizia.

Silva 7
Il piccolo attaccante del Manchester City era dato sotto tono alla vigilia. Molto fumo e poco arrosto, si diceva. Provate a chiedere che cosa ne pensano i difensori azzurri. Una spina nel fianco, velocità e tecnica e al 15° la gioia del gol d'apertura e per giunta di testa. Dal 59°

Pedro 6 1/2
Entra con il compito di aumentare velocità e inserimenti in area avversaria quando l'Italia gioca con l'uomo in meno. Missione compiuta.

Fabregas 7 1/2
Gli manca solo la gioia del gol, sfiorato all'inizio del secondo tempo con una serpentina ubriacante. E' lui che serve sulla testa di Silva il pallone da mettere in rete con un gioco di prestigio, favorito anche dalla scarsa opposizione di Chiellini. Devastante. Sostituito al 75° da

Torres 7
Un quarto d'ora, ma sufficiente per fare a pezzi i resti di una squadra ormai senza più forze. A cinque minuti dalla fine infila Buffon dopo il solito lancio di Xavi e all'89° serve a Mata il pallone che è solo da imbucare. Un quarto d'ora di grande impegno, sottolineato da un vaffa del povero Abate che si vede braccato sul 4-0 a pochi istanti dalla fine. Champions ed europei sono i momenti del riscatto d'un campione ritrovato.

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