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Questo articolo è stato pubblicato il 13 novembre 2012 alle ore 07:32.

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Secondo i sondaggisti di professione, il confronto tra i cinque candidati alle primarie del Centrosinistra andato in onda ieri sera su Sky Tg24 s'è tradotto in un perfetto testa a testa tra Pierluigi Bersani e Matteo Renzi. Secondo il nostro punto di vista, il segretario del Pd l'ha spuntata di misura sul sindaco di Firenze. Una misura davvero millimetrica, di quelle che possono ingannare arbitro, guardalinee e giudice di porta, per le quali da decenni s'invoca inascoltati la moviola in campo: Bersani è apparso più in palla dello sfidante quando ha parlato di tasse, casta ma anche quando ha collocato papa Giovanni al centro del suo Pantheon di Centrosinistra; Renzi più efficace su lotta all'evasione, riforma Fornero e Fiat.

Segue non troppo distaccato il governatore pugliese Nichi Vendola che infiamma la platea quando parla di diritti civili: a giudicare dalla tempra retorica e dalla faccia sciupata, deve aver trascorso le notti dell'ultima settimana a ripassare il discorso di Obama. Molto più giù l'orgoglio democristiano d'antan dell'assessore milanese Bruno Tabacci che, chissà come mai, spende complimenti a iosa per Bersani; mentre la consigliera veneta Laura Puppato soffre l'incapacità di calibrare gli interventi sul format da un minuto e mezzo (oltrepassando la soglia 11 volte su undici: una specie di record) e scivola su qualche gaffe.

Coalizioni
Renzi chiude le porte a un ingresso di Pier Ferdinando Casini nella coalizione. Meno nette le posizioni degli altri. «Su Casini non ho pregiudizi, ma ho un giudizio sulla sua politica e faccio fatica a vederlo nell'alleanza di governo». In generale, sulle alleanze, «mettere il carro davanti ai buoi e definire prioritariamente le alleanze significa che stiamo prendendo in giro gli elettori».
Bersani apre invece ai centristi. «Non saremo settari, discuteremo con tutti quelli che vogliono porre un argine rispetto a derive di destra o populistiche». Il segretario del Pd chiarisce: «La mia coalizione è questa qua- dice riferendosi ai candidati alle primarie- dopo di che sono pronto ad aprire una discussione sul paese anche con le forze moderate».
Tabacci, invece, candida mario monti al quirinale: «è il mio candidato alla presidenza della repubblica», dice citando per le alleanze il «modello Milano».
«Io direi che Casini è ago della bilancia ma per ora non ha ancora scelto con chi stare». Così Puppato.

I Fantastici cinque a Telemike
Come si immaginano i cinque aspiranti al ruolo di grande timoniere del Centrosinistra? Vai sul sito ufficiale del Pd nelle ore del confronto e scopri un improbabile fotomontaggio che ricalca la locandina de «I Fantastici 4 e Silver Surfer»: Vendola è un serioso Mr Fantastic, la Puppato una prosperosa donna invisibile, Bersani fa la «Cosa» con tanto di toscano nel labbro, Renzi veste i panni della torcia umana, mentre a Tabacci tocca il ruolo dell'argenteo surfista. Titolo: «I Fantastici 5». Per gli spin doctor dei Dem sarà autoironia, per la stampa di destra è un clamoroso autogol comunicativo.

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