Accelera la pubblicità su internet: a gennaio segna un aumento del 13,9% rispetto a un anno prima, con un investimento di 20,7 milioni di euro. Le rilevazioni della società di analisi Nielsen sull'andamento della raccolta promozionale mostrano che la televisione avanza dell'1,6%, ma raccoglie investimenti quasi diciassette volte superiori rispetto al web.

Cedono il passo, invece, le pubblicazioni freepress e paypress con una diminuzione del 59% in dodici mesi: è una contrazione che riguarda altre nazioni in Europa. Lo scorso gennaio erano ancora in affanno le edizioni cartacee di quotidiani (-7,2%) e periodici (-5,4%), ma hanno chiuso l'anno precedente con un lieve accenno di ripresa, supportato dalla pubblicità commerciale locale. Per la carta stampata è un momento di trasformazione e di crisi che incentiva la ricerca e lo sviluppo sulle piattaforme digitali, a partire da cellulari e tablet: l'Osservatorio del Politecnico di Milano, per esempio, ha censito 221 applicazioni software editoriali sugli scaffali delle vetrine digitali.

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Il peso dei diversi Media

Secondo i dati raccolti da Audipress 24 milioni di italiani leggono i quotidiani e 32,5 milioni sono interessati ai periodici (mensili e settimanali). Ma si allarga il perimetro degli iscritti alla gestione separata dell'Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani (Inpgi): l'anno scorso 27.218 persone hanno svolto attività retribuita. Sono 2mila in più rispetto al 2009. È un universo di figure che riunisce 17.374 liberi professionisti e 9.844 con un contratto di collaborazione coordinata e continuativa. (l.d.i.)

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