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Questo articolo è stato pubblicato il 29 giugno 2011 alle ore 12:35.

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Andy Rubin, il papa di Android, se la ride soddisfatto: il numero di attivazioni giornaliere di dispositivi basati sulla piattaforma mobile di Google è salito a oltre 500mila ed è stato lo stesso top manager della società californiana ad annunciarlo sulla propria pagina di Twitter.

Un numero impressionante che trova conforto in una crescita (delle nuove attivazioni) calcolata nella misura del 4,4% ogni settimana e nei dati che poteva esibire Android nei mesi scorsi, e cioè circa 400mila nuovi utenti attivi ogni giorno a maggio, 300mila a dicembre e 100mila lo scorso giugno.

Dall'ultimo trimestre 2008, quando le più rosee aspettative di vendita del primo googlefonino (il G1 distribuito negli Usa da T-Mobile) erano nell'ordine dei 400mila/500mila pezzi, Android ne ha fatta di strada ma in casa Google, come noto, non vogliono certo fermarsi. Tanto che in Rete, e siamo ovviamente ancora nel campo delle indiscrezioni, sono già apparse le prime indicazioni di quello che sarà il primo terminale ad utilizzare il nuovo sistema operativo mobile "Ice Cream Sandwich", l'evoluzione dell'attuale versione 3.0 Honeycomb. A mettere la firma su questo prodotto, battezzato Nexus Prime e in rampa di lancio per la fine del 2011, sarebbe Samsung, uno dei produttori che più hanno scommesso sul software di Google. Stando a quanto si legge su alcuni siti specializzati, il nuovo googlefonino dovrebbe essere privo di qualsiasi personalizzazione da parte degli operatori telco, di applicazioni prevaricate e anche di qualsiasi bottone fisico. Un telefonino che si comanda solo attraverso l'interazione con l'interfaccia full touch, prerogativa ammirata nel nuovo N9 di Nokia.

Google e Samsung avrebbero quindi puntato a un terminale di fascia alta, e lo confermerebbero alcune caratteristiche tecniche di cui il Nexus Prime è accreditato: schermo Super Amoled in alta definizione capace di visualizzare video nel formato 720p, processore dual core di nuova generazione (di Texas Instruments o Qualcomm) e supporto delle nuove reti ultraveloci 4G Lte (Long term evolution). In attesa di poterlo portare sul mercato, a Mountain View possono a pieno titolo guardare a come sta evolvendo il panorama degli smartphonbe: a fine marzo Android aveva catturato secondo ComScore il 36,4% della domanda negli Usa (con Apple e Research in Motion praticamente appaiate al 25%) e per il 2012 la quota di telefonini intelligenti a piattaforma Android, su un venduto previsto di 630 milioni di unità, potrebbe attestarsi secondo gli analisti di Gartner al 49%.

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