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Questo articolo è stato pubblicato il 02 luglio 2011 alle ore 17:44.

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Traduzioni in tempo reale. Il software di Emotiv Epoc interpreta i dati di input che arrivano dal casco e riconosce 12 tipi di movimento pensati da chi lo indossa. Monitora anche le espressioni facciali per valutare gli stati d'animo. Attraverso un giroscopio acquisisce informazioni sugli spostamenti della testa.Traduzioni in tempo reale. Il software di Emotiv Epoc interpreta i dati di input che arrivano dal casco e riconosce 12 tipi di movimento pensati da chi lo indossa. Monitora anche le espressioni facciali per valutare gli stati d'animo. Attraverso un giroscopio acquisisce informazioni sugli spostamenti della testa.

La storia di Bill Bosl inizia in un ufficio del Children's Hospital di Boston, un centro all'avanguardia nella cura dei bambini. Con il dito indica sul monitor le immagini di un elettroencefalogramma: tra le linee a zig zag cerca gli indizi per capire se un bambino è a rischio di diventare autistico fin dai primi mesi di vita.

Non sono segni visibili a occhio nudo sui tracciati. Secondo Bosl bisogna analizzare i dati in profondità e sviluppare formule matematiche per trovare gli indicatori biologici che mostrano cambiamenti nella capacità di apprendimento. È come avere una lente d'ingrandimento e aprire una finestra dove lo sguardo dei medici non può arrivare: il panorama, però, è ancora da decifrare. Una diagnosi tempestiva, anche prima dei due anni d'età, facilita le terapie. «Vogliamo trovare pattern significativi attraverso metodi statistici: abbiamo scoperto che molti dati sembravano "rumore", ma non lo erano», spiega il ricercatore del Children's Hospital con una laurea in Fisica. Ha dimostrato che può rilevare con un'accuratezza dell'80% quali bambini sono più a rischio di altri per l'autismo. È ancora un'iniziativa sperimentale, sviluppata con la Harvard medical school: occorrerà tempo perché i software siano "allenati" nell'analisi dei dati, attraverso procedure di "machine learning". I primi studi partiranno negli Stati Uniti e in alcuni villaggi africani dove mancano le infrastrutture sanitarie. Sarà un tassello di un mosaico complesso: costruire nei paesi emergenti una rete per la salute mentale globale.

La chiave tecnologica è un casco con 16 sensori, Emotive Epoc, progettato per appassionati di videogiochi che vogliono spostare oggetti sullo schermo senza toccare la tastiera: è sufficiente pensare al movimento. E ora può essere usato per monitorare la salute: attraverso i suoi elettrodi abilita rilevazioni non invasive e usa connessioni wireless. È alimentato da un caricatore simile a quelli per i cellulari, ha un'autonomia di 12 ore e costa molto meno di macchinari per il neuroimaging, tipo risonanza magnetica. Il casco Emotiv Epoc, però, sarà modificato rispetto al modello per i videogame. Avrà una struttura più robusta e non richiederà gel per il contatto sulla pelle. Nei villaggi africani manca personale sanitario: i dati acquisiti verranno inviati a un centro locale di raccolta con un cellulare, e poi nel più vicino ospedale locale. «È un sistema di supporto per le decisioni cliniche», chiarisce Bosl. Ma il programma è più ampio. All'analisi attraverso elettroencefalogramma sono affiancati test per la valutazione dei comportamenti. Bosl ha sviluppato un'applicazione software per i bambini reduci dai conflitti in Sierra Leone: da un cellulare possono leggere un questionario con immagini e domande in lingua krio. Le risposte aiutano a valutare i disordini da stress post traumatico.

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