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Questo articolo è stato pubblicato il 23 luglio 2011 alle ore 18:30.
Dal 15 luglio un Airbus della Lufthansa ha iniziato a volare tra Francoforte e Amburgo per testare l'impiego di biocombustibile al posto del normale cherosene su voli di linea. La prova durerà sei mesi. L'obiettivo di questa scommessa, che vede impegnati Lufthansa e DLR ( Deutsches Zentrum fuer Luft-und Raumfahrt), il più importante istituto tedesco per la ricerca aerospaziale, è quello di condurre un test a lungo termine per verificare il comportamento e l'efficienza dei motori.
Per questo uno dei motori dell'Airbus è alimentato da una miscela contenente al 50 per cento biocherosene. Si stima che nei sei mesi di prova saranno risparmiate circa 1500 tonnellate di anidride carbonica che viceversa verrebbero immesse in atmosfera. E' questa la prima volta che il biocherosene viene utilizzato sul campo e non per un volo a scopo dimostrativo. E' una tappa importante per l'aviazione europea e permetterà a ingegneri e scienziati di familiarizzare con l'impiego di biocombustibili e anche studiare eventuali modifiche interessanti per la struttura dei motori impiegati.
E' opinione diffusa che l'impiego diffuso di biocherosene potrebbe portare a una diminuzione di emissioni di anidride carbonica intorno al 30/50 per cento, oltre a una significativa diminuzione nella produzione di particolati. Il cherosene sintetico, ottenuto rigorosamente da biomassa, è fornito dalla Neste Oil, una ditta finlandese di raffinazione che vanta una lunga esperienza nella produzione di biocarburanti. Ma l'uso del cherosene sintetico è solo uno degli strumenti necessari da mettere in atto per una strategia finalizzata a ridurre seriamente l'emissione di inquinanti da parte dell'aviazione civile. E' fondamentale procedere simultaneamente su altri fronti: rinnovo della flotta aerea, manutenzione e pulizia sistematica dei motori degli aeromobili, miglioramento delle infrastrutture e utilizzo di leghe sempre più leggere per gli aeromobili.
E' dal 1991 che Lufthansa , insieme con il DLR persegue gli obiettivi di un trasporto aereo compatibile con il rispetto dell'ambiente, tanto da essere arrivata oggi a garantire un consumo per passeggero di 4,3 litri di cherosene ogni 100 chilometri. Tra l'altro il carburante del futuro, come viene definito il biocherosene, sembra avere ottimi requisiti di affidabilità oltre che di rispetto per l'ambiente.
Ma il DLR è impegnato da tempo anche su un altro fronte, quello delle celle a combustibile. Il prototipo Antares DLR-H2 è il primo aereo con pilota ad aver utilizzato per il decollo energia elettrica generata da un sistema a celle a combustibile.
Più recentemente il DLR A320 ATRA ( advanced technology research aircraft), grazie al carrello di prua con ruote alimentate elettricamente a celle a combustibile, ha dimostrato che in fase di decollo e/o di parcheggio è possibile ridurre di circa il 19 per cento le emissioni ed eliminare quasi completamente il rumore. In termini di carburante questo potrebbe significare un risparmio di circa 44 tonnellate di cherosene al giorno per il solo aeroporto di Francoforte.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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