La cosa importante è non lasciare aperti gli sportelli. Non quelli delle auto, ma delle fotocamere digitali a prova di splash. L'unica accortezza che bisogna avere è, infatti, evitare di lasciare aperto il vano batterie altrimenti la macchina fotografica subacquea va distrutta. Detto questo, si tratta di apparecchi che cambiano la prospettiva delle foto in vacanza: permettono di scattare immagini in posti dove neppure era pensabile (a costi umani), e dunque di ottenere memories uniche, sott'acqua per esempio, ma anche in riva al mare tra spruzzi e giochi.

Altro che le foto dei bambini prese da lontano per paura di rovinare la macchina. E poi le waterproof sopportano spesso urti e impatti. Abbiamo scelto quattro modelli, due di alto prezzo (Casio Ex-G1 e Pentax Optio Wg1), uno di medio livello (Fujifilm Xp30) e una ultraeconomica (Kodak Easy Share Sport).

Se fossero automobili la Casio e Pentax sarebbero dei Suv belli tosti. La prima ha anche due paraturi in dotazione. È ultrasottile e leggera, sta nella tasca di un costume. Non è velocissima e per ottenere il massimo serve una scheda di memoria veloce (almeno Classe 4). La Pentax Optio Wg1 sembra quasi un accessorio per sport estremi. Altri rischi non ce ne sono perché il corpo macchina è robusto, in lega d'alluminio ma con inserti in gomma sugli angoli con funzione anti urto. L'aspetto rude (resiste fino a 10 metri di profondità) non deve trarre in inganno: le prestazioni sono di livello fine. Discutibile invece l'ergonomia dei pulsanti e il prezzo. Utile il Gps integrato. Anche la "Fuji" ha il Gps (con software che sfrutta Google Maps) e non teme di affrontare immersioni fino a 5 metri, urti, sabbia e freddo fino a -10°. Semplice da usare, però il comando basculante dello zoom potrebbe essere migliore. Eccellente il rapporto qualità-prezzo. La Kodak, infine, è più giocattolosa, l'ottica non fa gridare al miracolo, ma è comoda e costa davvero poco.

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