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Questo articolo è stato pubblicato il 06 agosto 2011 alle ore 17:23.

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Cloud streaming, software potentissimi
anche su vecchi dispositivi

Netflix i giornali economici la conoscono bene. È l'azienda che negli Usa offre il noleggio di film attraverso internet. Stessa qualità del Dvd a patto di avere un collegamento a banda larga. È il simbolo dello streaming, una modalità di trasmissione di contenuti via internet, maledetta dalle catene di noleggio - ormai destinate a scomparire - e osannata da chi crede che internet diverrà la piattaforma di distribuzione globale di beni digitali e reali. Meno nota al grande pubblico ma seguitissima da chi ama i videogame è OnLive, uno società della Silicon Valley che vuole portare su ogni tablet, smartphone e dispositivi mobile applicazioni tipiche delle sale di montaggio dei film o di design. Programmi che per "girare" richiedono capacità di calcolo superiori all'intelligenza di un iPad o un Galaxy della Samsung. L'idea è di far lavorare potentissimi datacenter posizionati nel mondo in punti strategici e segretissimi. Il risultato di queste eleborazioni viene trasmesso in tempo reale a leggerissimi dispositivi mobili. Quella di OnLive è una delle incarnazioni più versatili del cloud computing. Il loro sistema utilizza una tecnologia che controlla costantemente la qualità della connessione alla rete, incrementando la quantità di video compresso e riducendo la larghezza di banda in base all'e esigenze. Su questi protocolli di trasmissione si sta giocando il futuro della streaming. (l.tre.)

Dna, la nuova frontiera?
La separazione dei cromosomi

La nuova frontiera della genetica passa da un diverso approccio alla lettura del Dna: la separazione dei cromosomi. Perché anche se c'è stato un miglioramento nel numero dei sequenziamenti dei genomi, in questa lettura mancano ancora informazioni fondamentali che riguardano l'accoppiamento dei cromosomi. Una persona, infatti, eredita due copie di ciascun cromosoma, una materna e una paterna. Le tecniche tradizionali mescolano questi dati e li raffigurano in un'unica sequenza. Invece, capire a quale genitore appartiene un gene avrà un enorme impatto sia nella diagnosi sia nell'elaborazione di farmaci su misura. Questo salto di qualità potrebbe essere racchiuso in un microchip capace di separare fisicamente le coppie di cromosomi prima ancora che venga effettuata l'analisi del Dna. In pratica, l'equivalente biologico del circuito integrato che ha rivoluzionato l'elettronica. Tra coloro che stanno sviluppando questa tecnologia c'è il biofisico della Stanford University Stephen Quake, il quale ha realizzato un chip grande quanto una scatola di fiammiferi costituito da un labirinto di minuscoli canali e valvole in grado di dividere i cromosomi per esaminarli separatamente. Quake spera di scoprire «qualcosa di veramente interessante» soprattutto sulla regione che definisce le risposte del sistema immunitario, caratterizzata da una grande varietà genetica, ma fondamentale per la messa a punto di terapie davvero risolutive. (fr.ce.)

Indici sociali: semantica, passaparola
e linguaggio naturale

Dietro un "Mi piace" c'è sempre più di quanto ci si aspetti. Soprattutto se c'è Facebook di mezzo. Non tanto in termini di tecnologia ma in quanto sistema di personalizzazione dei servizi online. Ogni volta che apprezziamo con un click un servizio, un articolo, un prodotto mettiamo in moto una macchina capace di descrivere, analizzare e comunicare il nostro comportamento con precisione e tempismo. Viste dall'alto le nostre scelte si riassumono in un indice sociale. Queste tecnologie che hanno trovato nei social network (Facebook, Google+, Twitter ecc) palestre ideali per sviluppare la robustezza dell'algoritmo, sono state accusate di nascondere il volto aggressivo di una rete commerciale che immagazzina imput e restituisce servizi personalizzati. I paladini della privacy le hanno accusate con una mano di frugare dentro i nostri sacchetti della spesa digitali e con l'altra svendere le nostre identità agli esperti di marketing e pubblicità. Consigliare amici su prodotti, servizi, letture e ricevere le segnalazioni di persone a cui accordiamo fiducia vuol dire invece creare una rete nelle rete. Cosa manca? Un sistema che estragga dalla mia rete sociale le risposte che mi servono. Capace di interpretare il linguaggio naturale. La tecnologia emergente è quella che consentirà di chiedere a un computer: Quale è il miglior ristorante vegetariano di Milano? E avere come risposta non solo quella quantitativa di Google ma anche quella
estratta dalle miriadi di segnalazioni dei nostri amici. (l.tre.)

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