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Questo articolo è stato pubblicato il 23 agosto 2011 alle ore 13:32.

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Samsung la candidata numero uno per la divisione pc di HpSamsung la candidata numero uno per la divisione pc di Hp

di Gianni Rusconi
Mentre negli Usa e in Canada, nei negozi della catena BestBuy e su Amazon.com, le vendite sotto costo (99,99 dollari il prezzo di listino) del tablet TouchPad pare vadano a gonfie vele, a Taiwan si rincorrono le voci sul possibile acquirente della divisione pc (Personal Systems Group) di Hewlett Packard. E il nome che emerge dalle indiscrezioni pubblicate dal blog tecnologico DigiTimes è sicuramente di peso: Samsung. Il chaebol coreano avrebbe infatti già avviato una serie di trattative con i principali produttori di computer asiatici – e nella fattispecie Quanta Computer, Compal Electronics e Pegatron Technology – per affidare loro in outsourcing la manifattura delle linee di prodotto che verrebbero ereditate dalla società californiana.

L’ipotesi non trova ovviamente oggi riscontri ufficiali dai diretti interessati ma regge sulla logica evoluzione dei fatti: Hp decide di abbandonare il business dei pc e Samsung è fra le poche aziende tecnologiche al mondo a poter ambire all’eventuale acquisizione di tali asset e diventare di conseguenza il primo vendor globale di notebook e desktop. L’analisi di DigiTimes è in tal senso del tutto ragionevole perché mette in evidenza come attualmente il colosso coreano produca le sue linee di portatili negli impianti di proprietà in Cina e come, se si materializzasse l’operazione, dovrebbe necessariamente rivolgersi a produttori terzi per portare sul mercato, oltre ai 10 milioni di pezzi a proprio marchio, i circa 40 milioni di pc che rappresentano i volumi di vendita annuali di Hp (volumi che la società avrebbe già commissionato per il 2012 alle aziende Oem taiwanesi sopra citate).

Il progetto di produzione in outsourcing, questa la possibile chiusura del cerchio, garantirebbe a Samsung adeguate rassicurazioni sotto il profilo dei volumi produttivi, della supply chain e dei costi di gestione e stando a voci anch’esse non confermate a tirare le fila di questa operazione potrebbe anche esserci Gianfranco Lanci, ex numero di Acer che i rumors danno molto vicino a stringere un accordo di collaborazione con la società di Seoul.

L’arrivo di Lanci in Samsung e i contatti presi da quest’ultima con i produttori taiwanesi possono comunque essere avvenimenti totalmente sganciati dall’eventuale acquisizione del business dei pc di Hp. Stando per esempio alle informazioni che filtrano da Inventec, un altro dei più noti Oem asiatici, a Palo Alto sono ancora lontani dall’aver individuato un compratore e l’annuncio dello spin off di settimana scorsa sarebbe stata una mossa mirata a valutare le reazioni del mercato prima di fare una scelta definitiva.

Samsung, in ogni caso, è un player sicuramente interessato alle attività Psg di Hp anche in relazione agli ottimi risultati che sta ottenendo con i suoi computer in Europa, mercato dove la sua quota di mercato sta pian piano crescendo (sebbene la società sia fuori dalla top five di vendita) al cospetto delle varie Dell, Acer, Asus, Toshiba e Lenovo. Proprio quest’ultima, e l’indicazione è arrivata dagli analisti di Ovum e Idc, potrebbe ripetere a sei anni di distanza la scalata operata a suo tempo per la divisione pc di Ibm. Per mettere le mani sugli asset di Hp ci vorrebbero però, stando alle stime di Crédit Suisse Group, circa 12 miliardi di dollari, dieci volte tanto la cifra sborsata da Lenovo nel 2005.

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