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Questo articolo è stato pubblicato il 01 ottobre 2011 alle ore 15:45.

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La Provincia di Venezia ha avviato nel 2011 la prima fase del «Progetto Voip». Ha adottato quindi servizi di telefonia via internet nelle sedi istituzionali principali, con apparati Aastra, sfruttando la connessione a banda larga già presente. In più ha creato un collegamento radio tra il Centro servizi di Mestre e il Palazzo Ca' Corner.

Ha potuto così ridurre i costi telefonici, razionalizzare il numero di linee telefoniche, e ha reso più affidabili i servizi (grazie a una banda dedicata di 256 Kbps per le chiamate). Al tempo stesso ha potuto riutilizzare i telefoni tradizionali e i cablaggi centrali, evitando così di sprecare gli investimenti pregressi. Il costo del progetto nel 2011 è stato di 7.680 euro, a fronte di 5.500 euro annui di risparmi. In particolare ha azzerato il costo delle chiamate tra il Centro servizi e il Palazzo, che prima era a tariffa urbana.

Nel 2012 la Provincia conta di passare alla seconda fase del progetto, comprando dispositivi Voip (8mila euro) ed estendendo i servizi alle sedi minori (da cui conta di risparmiare 6mila euro l'anno) e su sei scuole. Tutte queste sedi parleranno tra loro a costo zero, quindi. Nel 2012 la Provincia introdurrà anche servizi di unified communication. Ci saranno la "presence" (i dipendenti vedranno sul sistema chi è disponibile a ricevere chiamate, chi è assente eccetera), la videocomunicazione, lo scambio di messaggi e file. Il tutto poggia su una rete provinciale con tanti rami, da 2 fino a 30 megabit, che collegano il Palazzo Ca' Corner, il Centro servizi, le sedi della polizia, l'Archivio, i Centri per l'impiego, gli uffici Urp e Caf, le tre Officine.

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