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Questo articolo è stato pubblicato il 01 ottobre 2011 alle ore 15:45.

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Il progetto T-Serve fa risparmiare al Comune di Prato (180mila abitanti) 590mila euro circa l'anno: è un sistema eGovernment di pagamenti multicanale. Il Comune, con T-Serve, ha attivato infatti 31 servizi di pagamento erogati online e attraverso diversi sportelli gestiti da intermediari, molto capillari sul territorio (170 tabaccherie, 187 sportelli bancari, 15 supermercati, 18 totem jolly self service, 6 agenzie Aci). Il cittadino può fruire così dei principali servizi comunali: pagare multe, ticket sanitari, mensa scolastica, ricevere le foto riprese dall'autovelox, accedere a zone soggette a traffico limitato, iscriversi alla scuola di musica, ai servizi della biblioteca, oltre che trattare Dia, istanze edilizie, tassa sui rifiuti, Ici, certificati anagrafici.

Il sistema, costato 97mila euro, integra via web due cose: i sistemi distribuiti presso gli sportelli e quelli gestionali di back-office del Comune. Così può verificare e saldare le posizioni debitorie dei singoli utenti in tempo reale e senza l'intervento del personale comunale. T-Serve è stato poi adottato da vari enti pubblici della Toscana, su proposta del Comune di Prato: tra gli altri, i Comuni di Livorno, Pisa, Vecchiano, Pontedera, le Asl di Prato e Pistoia, l'azienda municipalizzata Asm Spa. Ora T-Serve gestisce quindi un sistema di commissioni sulle transazioni provenienti sia dagli enti utilizzatori sia dagli intermediari. In tal modo il sistema complessivo è in grado di autosostenersi economicamente. Limita il costo finale di commissione all'utente a un valore pari o inferiore a quanto applicato dalle Poste per il pagamento dei bollettini tradizionali. Tra gli sviluppi futuri il Comune sta valutando se estendere il sistema ai pagamenti via cellulare.

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