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Questo articolo è stato pubblicato il 01 ottobre 2011 alle ore 15:46.

Dal lettore di e-book al tablet, dalla vendita online di libri al commercio elettronico a 360 gradi, con eBay nel mirino. Ecco come cambia Amazon con il nuovo fiammante Kindle Fire, che potrebbe modificare le regole del gioco sul tavolo del computing formato tavoletta. Già perché il prezzo del dispositivo (199 dollari, per ora solo per gli Usa) è tale da spostare il baricentro dei prezzi per tutti i tablet Android. Finora, infatti, i concorrenti dell'iPad – nella fascia 9-10 pollici – si attestano tutti intorno (se non coraggiosamente sopra) al leader di mercato: 500-600 euro non sono pochi per un oggetto ancora complementare al pc e non sostitutivo (ancora) nella stragrande maggioranza dei casi.
Occorre, infatti, un tablet di prezzo abbordabile, che magari non sia uno status symbol modaiolo da esibire in una lounge di business class, ma che sia pratico da usare e non uno dei tanti prodotti ultra cheap che costano poco e valgono ancor meno. «Finalmente c'è un tablet Android che può essere un serio competitor per l'iPad – dice Roberta Cozza, analista di Gartner –. Il Fire può contare su un ecosistema capace di competere ad armi pari con quello di Apple, su un nutrito insieme di servizi e contenuti e su un prezzo aggressivo». Insomma, il punto di forza è un price point azzeccato, ma va chiarito che il Kindle Fire non è un vero e proprio tablet, è un crossover: un incrocio tra tavoletta ed e-reader. Infatti alla prima categoria è assimilabile per Android e la piattaforma hardware con processore dual core; alla seconda razza appartiene per l'assenza di caratteristiche e funzioni quali fotocamera digitale, microfono e connettività 3G. Scelte imposte dalla necessità di contenere i costi. Inoltre la memoria è di soli 8 Gb, pochi per foto e video, tanti per la sua vocazione primaria: i libri elettronici. Da segnalare anche la particolarità del browser proprietario Silk che, basato sul cloud computing, sfrutta una combinazione di contenuti residenti nella memoria cache e direttamente nel web per integrare navigazione, lettura di e-book e negozio di applicazioni.
Quest'ultima è la vera killer app: secondo una recente ricerca di Forrester Research, con i tablet si raddoppia il tasso di predisposizione all'acquisto online. Tanto che brand come Sephora, Macy's o Abercrombie&Fitch stanno modificando la loro offerta multimediale per adeguarsi alla generazione di acquirenti al "tocco". La tavoletta porta dentro l'offerta, perché arricchisce la semplice operazione di sfogliare un catalogo: lo rende interattivo, a portata di touch e quindi si amplifica la voglia di fare shopping. Amazon l'ha capito. Ed è un'onda d'urto immensa: «Entro fine anno si stima una vendita nel mondo di circa 60 milioni di tablet, di cui 25-30 e-book reader, di cui metà di Amazon», dice Andrea Rangone, direttore degli Osservatori Ict & Management del Politecnico di Milano.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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