Il freddo non è mai stato così tech

Dieci anni fa un frigorifero consumava circa 1 kWh, oggi la media degli apparecchi richiede appena 0,15-0,20 kWh grazie all'etichetta energetica lanciata dalla Commissione Ue. Ed è proprio su questi dati che occorre riflettere quando si va ad acquistare un nuovo frigocongelatore; l'energia costa quasi il doppio in alcuni orari e di conseguenza occorre tenerne conto.

E, per chi sceglie i mega side-by-side all'americana, attenzione ai consumi perché il grande litraggio, il No Frost (freddo secco senza brina) e gli erogatori di ghiaccio e bevande richiedono energia elettrica in più. Samsung ha presentato un modello, con un design molto elegante, che ha il vano-bar chiuso da uno sportello. Nei nuovi apparecchi la brina non si forma grazie a tecniche di ventilazione, tra cui il No Frost che elimina i ristagni di umidità. Ma poiché il clima secco disidrata rapidamente frutta e verdura, i produttori hanno introdotto vani con l'umidità regolabile.

È importante scegliere un modello "intelligente" dotato di sensori di temperatura che captano per esempio la presenza di un carico più o meno completo adeguando il "lavoro" del compressore per evitare sprechi. Oppure quando si inserisce verdura e frutta ne sentono la temperatura e accelerano il raffrescamento. Ogni tipo di cibo riceve in questo modo la corretta "dose" di freddo e umidità per evitare che un clima indifferenziato danneggi gli alimenti. In diversi modelli è inserito un vano speciale, il chiller, che mantiene i cibi più deperibili a 0° C, la temperatura più adatta.

E se si vive da soli e se si è spesso via da casa c'è una funzione utilissima (Haier, Hotpoint): senza staccare il freezer, il frigorifero si mette in stand by così consuma pochissimo, funzione utile per le vacanze.
Lasciando da parte gli abbattitori di temperatura, si desidera qualcosa di speciale? L'italiana Baron fabbrica i frigoriferi Fhiaba componendoli proprio su misura dello spazio e del tipo di abitudini alimentari del cliente.

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