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Questo articolo è stato pubblicato il 05 novembre 2011 alle ore 20:54.

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Aprire un negozio su Facebook e curare qui i rapporti con i propri clienti: è il social commerce e sta diventando un'opportunità più matura per le aziende, anche italiane. I segnali più importanti vengono dall'estero, ovviamente: pochi giorni fa eBay e Facebook hanno stretto un accordo, per unire le forze nel sostenere lo sviluppo del social commerce. Integreranno i propri strumenti. Nasceranno così applicazioni che permetteranno ai negozianti di aggiungere tocchi di socialità agli acquisti. I clienti potranno condividere meglio, tra loro, quali sono i prodotti che comprano, che desiderano o che consigliano.

Così, Forrester Research stima che il social commerce crescerà dai 5 miliardi di dollari di fine 2011 ai 30 miliardi nel 2015, nel mondo (+56% annuo). «Anche in Italia il social commerce cresce ma è un mercato ancora così piccolo che non è misurabile», dice Roberto Liscia, presidente di Netcomm.

Tuttavia anche da noi si sviluppano gli strumenti per integrare Facebook con l'ecommerce. La startup bolognese Freshcreator ha lanciato un'applicazione con cui alberghi e agriturismi possono integrare, sulla pagina Facebook, un sistema per prenotare le camere. Un'altra startup italiana, Blomming, consente di mettere su Facebook il carrello degli acquisti e il negozio online. Sono servizi pensati per Pmi prive di competenze tecniche: basta un clic per mettere questi strumenti su Facebook. I social network non sono solo un altro canale di vendita. Basta vedere l'applicazione Facebook commerce più diffusa al mondo: della californiana Payvment, gratuita e adottata da 120mila negozianti. Permette non solo di caricare prodotti ma anche di promuoverli con gli strumenti social, di interagire con i clienti, di studiarne le abitudini di acquisto.

«Soprattutto in Italia, i social network potrebbero servire ai negozianti in particolare nel post vendita: per raccogliere feedback, dare supporto ai clienti», aggiunge Liscia. Secondo uno studio Netcomm ancora inedito, «ben il 20% degli utenti internet italiani usa i social network per raccontarsi esperienze d'acquisto e risolvere problemi avuti con i prodotti». «Per sviluppare un'iniziativa social commerce di successo, il negoziante non deve limitarsi a replicare il negozio su Facebook, ma sviluppare un progetto originale e adatto al contesto social, in cui contano coinvolgimento, confronto e interazione», conferma Riccardo Mangiaracina, esperto ecommerce presso School of Management-Politecnico di Milano.

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