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Questo articolo è stato pubblicato il 12 novembre 2011 alle ore 21:17.

«Che cosa è?». È questa la prima domanda che sorge guardando e toccando il Samsung Galaxy Note. È un oggetto che non appartiene a nessuna categoria, è il capostipite di una razza di macchine digitali del tutto nuova e che apre un inedito segmento di mercato.
Con il suo mega display da 5,3 pollici è troppo grande per essere annoverato tra gli smartphone ed è un po' piccolo per solo un tablet. Se fosse un'automobile, potremmo definirlo un crossover, un ibrido tra più tipologie, ma in fondo per il Note ben si addice il nome « tabphone».
Lo abbiamo provato a lungo e in questa pagina trovate un raffronto con prodotti che si avvicinano per dimensioni maxi dello schermo. Si tratta di due primizie: Htc Sensation Xl e Motorola Razr. Nessuno eguaglia questo Jumbo Androide che, di fatto, non ha concorrenti. Almeno per ora.
Sulle prime sconcerta: il display (SuperAmoled con risoluzione Hd 1.280×800 pixel, la stessa dei tablet) è enorme. Si legge bene. Certo non è proprio maneggevole, impossibile usarlo con una mano sola, ma questo è un 'difetto' comune alla quasi totalità degli smartphone touch. Portarlo all'orecchio fa un certo effetto: meglio usare un auricolare bluetooth. Ma quel che rende davvero speciale il Note, e che ne giustifica il nome, è un pennino. È una vera penna digitale con tecnologia capacitiva (per certi versi simile a quella dell'Htc Flyer) che di fatto reinventa la scrittura elettronica offre un enorme ventaglio di possibilità di impiego. Se l'avesse ideata qualche altro marchio di gran moda, in molti in tv e sulle prime pagine avrebbero inneggiato alla «rivoluzione del pennino».
E, in effetti, si possono fare un sacco di cose: prendere appunti, memo, aggiornare a penna il calendario, così come faremmo con un'agenda incollando un post it. Insomma, supera i limiti dei sistemi digitali (per non parlare dei vecchi Pda) e si avvicina alla praticità della matita e del foglio. Si apprezza la possibilità di catturare screenshot e scriverci sopra; lo stesso si può fare con una foto, magari condividere in rete. Per fare questo ci sono applicazioni ad hoc come sono S Planner (un calendario con le cose da fare), S Memo (appunti, Virtual Whiteboard per scrivere informazioni da condividere con i propri colleghi). Le possibilità attuali e future (che dipenderanno dal numero di app che saranno disponibili e a tal fine Samsung ha rilasciato uno strumento di sviluppo) sono vastissime soprattutto in ambito business. Ad esempio si possono attivare firme certificate, grazie alla possibilità di controllare tratto, pressione e velocità della firma stessa (i tre requisiti richiesti per la certificazione).
Divertente è disegnare. Per davvero, a mano libera grazie ai 120 livelli di sensibilità alla pressione. La sensazione è vicina alla scrittura e al tratto su carta. Si possono selezionare colori, intensità e misura del tratto.
Insomma il Galaxy Note è un dispositivo molto innovativo e con pochi difetti che si concentrano sul fatto che bisogna abituarsi ad avere con noi un 'telefonone' un po' ingombrante - non come un tablet però - ma che è leggero (178 grammi) sottile (9,6 millimetri) come uno smartphone e molto più versatile della somma dei due. Il prezzo non per tutti è rapportato alla tecnologia offerta.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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