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Questo articolo è stato pubblicato il 19 novembre 2011 alle ore 19:23.

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Ormai è allarme rosso: negli ultimi quattro mesi sono cresciute dell'800% le minacce per gli smartphone. Lo riporta da ultimo lo studio di Get Safe Online; ma il problema è evidente a tutti gli esperti (come denunciato anche da McAfee e Symantec). È l'altra faccia del boom degli smartphone. I rischi? Molteplici: dal semplice furto dei dati personali al controllo del proprio terminale da parte di qualcuno che lo usa per mandare mail di spam o costosi sms internazionali (guadagnandoci).

I pericoli cambiano a seconda del modello. Da una parte ci sono gli iPhone non craccati. In questo caso non risultano ancora vittime di attacchi, anche se in teoria potrebbe accadere, perché sono state trovate vulnerabilità in iOs. L'esperto Charlie Miller qualche giorno fa ha messo su App Store un'applicazione che sfruttava una vulnerabilità dell'iPhone permettendo a Miller di controllare i cellulari dov'era installata. Apple l'ha bandito dalla comunità degli sviluppatori. Ci dobbiamo invece preoccupare davvero se abbiamo Android o un iPhone craccato. Possiamo essere attaccati navigando su siti o installando applicazioni gestiti o compromessi da un pirata. È capitato varie volte su Android che malintenzionati siano riusciti a nascondere virus in applicazioni legittime, create da altri.

C'è poi un pericolo che vale per tutti gli smartphone e che dipende solo dall'imprudenza dell'utente: «Chi ottiene la nostra password a servizi come iCloud di Apple, può scaricare tutti i dati del cellulare o cancellarli», dice Giorgio Fedon, direttore tecnico Owasp Italy, associazione no profit per la sicurezza informatica. Ormai gli smartphone sono collegati via web a servizi cloud. Un malintenzionato può rubarne la password con l'inganno oppure via wifi (se l'utente si connette a una rete non protetta). Il primo consiglio quindi è essere prudenti con le password cloud e di non craccare l'iPhone. «È consigliabile inoltre usare sempre e solo protocolli sicuri per leggere la posta: Ssl con controllo di certificato», dice Fedon. È selezionabile nel menu di configurazione della mail. Su Android ci sono antivirus, anche gratuiti, ottenibili dal normale negozio online. Ce ne sono anche per iOs, ma servono solo per evitare che virus finiscano dal cellulare al computer durante un travaso di dati.

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