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Questo articolo è stato pubblicato il 14 gennaio 2012 alle ore 13:36.

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Il team di Menlo Park ha annunciato, tramite il proprio blog ufficiale, che il progetto «listening with» ha mollato gli ormeggi. Gli utenti potranno ascoltare la stessa musica dei propri amici, sfruttando la stessa fonte (per il momento solo Spotify e Rdio), senza abbandonare Facebook neppure per un istante.

Sulla barra laterale, la stessa dedicata alla chat, appariranno delle note musicali: ciò significa che il nostro amico sta ascoltando della musica e che possiamo usufruirne anche noi, con qualche limitazione: occorre essere iscritti allo stesso servizio musicale da cui i nostri contatti stanno attingendo musica e, qualora il DJ improvvisato dovesse chiudere la chat anche la canzone verrebbe interrotta. E' una mezza novità, almeno dal punto di vista teorico, poiché alcuni sistemi di messaggistica istantanea hanno già introdotto la possibilità di condividere con gli interlocutori la musica in ascolto durante le conversazioni. E' anche vero che tutto quanto riguarda il social network per antonomasia assume una veste nuova anche se nuova non è. Sono le applicazioni pratiche che fanno la differenza: non ci sarà da stupirsi se – con l'appoggio delle major – a breve dovessero nascere una quantità di servizi musicali digitali, ovvero una vetrina di brani aperta su un bacino potenziale di oltre un miliardo e mezzo di orecchie. La fase di rollout, che lascia il porto oggi, tiene conto anche della privacy, permettendo ad ogni singolo utente la facoltà di rendere pubblico o meno ciò che sta ascoltando.

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