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Questo articolo è stato pubblicato il 21 gennaio 2012 alle ore 15:26.

L'ostacolo era duplice: l'eccessiva capacità di calcolo richiesta e la ridotta potenza dei chip all'interno dei telefonini. Con gli smartphone la musica è cambiata. Con il cloud computing si è poi cominciato a fare sul serio. Le applicazioni per il riconoscimento vocale si sono così affermate anche sui telefonini come una delle più interessanti app non solo per governare le funzioni proprie dei cellulari come calendario, posta e rubrica ma anche per accedere a informazioni e servizi senza toccare un tasto, solo con la voce.

Il software più interessante è certamente Siri, che gira esclusivamente su prodotti Apple. Oltre a una gestione divertente del dialogo pesca informazioni e servizi da web services e api tra cui il motore Wolfram Alpha. Disponibile solo negli Usa (per ora) Dragon Go!, assistente virtuale del colosso Nuance Communication per Android. Funziona con le stesse logiche di Siri ma su più dispositivi mobili. Sempre in ambito Android da segnalare anche l'app 'Ricerca vocale' in italiano. Consente di eseguire ricerche sul web e sul telefono utilizzando la tua voce. È gratuita e funziona abbastanza bene anche se è limitata. Interessante sarà più che toccare parlare con Majel, l'anti-Siri made in Mountain View. In arrivo nei prossimi mesi.

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