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Questo articolo è stato pubblicato il 17 marzo 2012 alle ore 20:10.

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Piccoli pagamenti che non richiedono banconote o monete, ma una carta contactless da avvicinare ai terminali di lettura accanto alla cassa: Mastercard ha appena tagliato il traguardo dell'abilitazione di un milione di Paypass in Italia. Che entrano in gioco in una nazione dove, secondo le stime segnalate dal recente rapporto "Mobile payment" della School of management del Politecnico di Milano, il 90% delle transazioni sul territorio nazionale avviene ancora in denaro contante. Il salto in avanti testimonia un cambiamento di marcia. «Continuerà e si rafforzerà la presenza di Paypass sulle prepagate: anche le carte di credito avranno una forte accelerazione – Osserva Paolo Battiston, general manager di Mastercard Italy –. Nuove emissioni e rinnovi a scadenza delle carte già in circolazione progressivamente diventeranno Paypass, con una migrazione simile al passaggio al chip dalla tecnologia a banda. La crescita avverrà con una velocità ancora superiore rispetto all'ultimo anno».

La ristorazione dei fast food è un primo passo per diffondere l'uso delle carte contactless e arrivare in altri settori, come i supermercati. Continuano i progetti con tecnologie "Near field communication" (Nfc) in Italia: ha raggiunto quasi un anno di vita l'iniziativa pionieristica per il pagamento degli abbonamenti nella Metropolitana milanese con Nfc, integrati ad esempio in alcuni modelli di smartphone.
Una finestra sulla trasformazione in corso è la Turchia. Nella piazza Taksim di Istanbul chi prende un caffé da Starbucks può pagare con adesivi attaccati ai cellulari ("sticker") che abilitano l'integrazione con tecnologie Nfc. L'età media della popolazione è di ventotto anni. Funziona da laboratorio per sperimentare le transazioni mobili dove sono trenta milioni gli utenti attivi di Facebook, secondo le rilevazioni di Socialbackers, e 62 milioni di persone hanno un cellulare. Nella città turca sullo stretto del Bosforo sono attivati terminali abilitati agli Nfc anche in centri commerciali e negozi. Mastercard ha in corso iniziative per il trasferimento di denaro tra amici in Brasile, e per l'accesso a carte di credito virtuali in Kenya, dove è radicata l'abitudine all'invio di denaro fra cellulari, a partire da Mpesa.

Tanto che al centro di Nairobi è possibile acquistare merci nei negozi con un versamento sul credito telefonico. Di recente Mastercard ha partecipato a un investimento di 18 milioni di dollari in mFoundry, insieme con Motorola e Intel: è un gruppo specializzato nello sviluppo di software accessibili dalla nuvola informatica (Saas) per abilitare i pagamenti.
Ma la frontiera della popolazione che non ha un conto corrente bancario diventa un'area di competizione soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. Wizzit è tra i pionieri in Sudafrica: ha iniziato otto anni fa a offrire l'accesso ai conti correnti da cellulari attraverso reti di telecomunicazione gprs. Mastercard stima che l'85% delle transazioni avvengono in contante nei paesi poveri: ha varato il suo Mobile money partnership program per incentivare l'adozione delle carte di credito nelle nazioni dove è ampia la fascia di popolazione priva di conto corrente. E ha stretto accordi con società di software alleate con operatori telefonici locali, come Sap, Comviva, Sybase, Utiba Mobility.

Grafici su pagamenti mobili
http://visual.ly/global-rise-mobile-payments
http://visual.ly/how-nfc-going-change-world

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