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Questo articolo è stato pubblicato il 04 aprile 2012 alle ore 08:47.
Consulenze online gratuite su fisco, diritto del lavoro, brevetti, ambiente e sicurezza. Poi informazioni sempre aggiornate sui percorsi di accesso al credito o ai capitali di rischio. Lo sviluppo delle startup viaggia sempre più in rete come dimostra il portale con il quale la Regione Emilia Romagna, grazie al consorzio Aster per il trasferimento tecnologico alle imprese, aggrega le nuove aziende innovative.
Non una semplice vetrina ma una vera e propria piattaforma digitale (www.emiliaromagnastartup.it) con un database che la candida a diventare un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono interagire con le startup, dalle imprese ai laboratori di ricerca e agli atenei, per arrivare a banche, consorzi fidi o fondi venture capital. Grazie a uno stanziamento annuale da parte della Regione di 100mila euro, il portale aggrega già 136 nuove imprese, con un piano di sviluppo working progress sia sul piano dei contenuti che dell'evoluzione tecnologica. "Siamo al primo step – spiega Paolo Bonaretti, direttore di Aster – di un progetto che permetterà di accedere a tutti i servizi pubblici e privati necessari a creare una startup e a farla crescere".
A disposizione degli aspiranti imprenditori un infodesk con tutte le opportunità che vengono offerte per la creazione di una impresa, ma anche informazioni sempre aggiornate su bandi e contributi pubblici per lo sviluppo delle startup. Il via libera all'inserimento nel sito arriva dopo una selezione delle richieste delle neo imprese, con la verifica dell'innovazione di prodotto, servizio o processo. Una volta entrate, le startup, che possono già contare sull'operatività delle consulenze online, usufruiscono anche di attività formative. Presto potranno beneficiare anche di un market place, "un percorso strutturato – prosegue Bonaretti – che consentirà alle imprese che vogliono svilupparsi facendo leva sull'innovazione di incrociare tutti i soggetti che operano nella filiera del finanziamento".
Il progetto sostenuto dalla Regione Emilia Romagna è, almeno per ora, unico nel Paese, almeno per quanto riguarda la quantità delle informazioni aggregate. Ma non è certo un caso isolato. Se le community degli startupper sui social network continuano a crescere, con Facebook che ha ampiamente superato la quota dei 4mila "affiliati", fioriscono i portali istituzionali al servizio degli incubatori, come quello della Regione Toscana Un passo in più lo fa Working Capital, che sbarca in rete per offrire alle nuove imprese gli strumenti per accelerare lo sviluppo ed entrare a pieno titolo nel mercato. Grazie a uno stanziamento da parte di Telecom Italia di 2,5 milioni di euro all'anno mette anche a disposizione 20 borse di studio da 25mila euro l'una per studenti e ricercatori. Dal 2 aprile potranno essere inviati progetti di impresa. Poi, da maggio, partirà la fase dei seedcamp. Ultima tappa un workshop per le migliori realtà imprenditoriali sulla sostenibilità di un business plan.
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