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Questo articolo è stato pubblicato il 20 maggio 2012 alle ore 16:44.

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Jasmine Zen VukovicJasmine Zen Vukovic

Un tour turistico a tema accompagnato da una musica adeguata. È il progetto che le sorelle Elalim e Jasmine Zen Vukovic hanno messo a punto per il centro di Olbia e che ha attraversato l'Atlantico fino a Pittsburgh, alla finale del concorso per giovani scienziati dell'Intel Isef. «L'idea ci è venuta l'anno scorso, mentre ci si preparava a festeggiare il 150° dell'Unità d'Italia. Il centro è pieno di strade dedicate ai personaggi legati all'Unità e quindi abbiamo deciso di pensare a qualcosa di originale da dedicare alla città per l'occasione», spiega Elalim.

Ma tutto non poteva essere così semplice. Non è forse la musica «la scienza dei numeri applicata ai suoni?». E allora le due sorelle di origine mitteleuropea hanno iniziato a vivisezionare le melodie con funzioni matematiche, identificandone le simmetrie interne per poi smontare e rimontare i pezzi a proprio piacimento.
«Un divertimento per far capire che la matematica è ovunque», prosegue la ragazza ventenne, oggi al primo anno di medicina.

La sorella Jasmine non è potuta venire per questioni burocratiche scolastiche: troppe assenze durante l'anno - tra cui anche quella per partecipare al viaggio a Hong Kong vinto con il concorso italiano "I giovani e le scienze" -, se ne faceva altre metteva a rischio l'ammissione alla maturità. Grazie alla teoria del grafo, la matematica è servita anche per studiare i percorsi più adatti per il turista, in modo da non costringerlo a ripetere più di una volta le stesse strade.
Elalim si muove con disinvoltura tra appuntamenti ufficiali e colloqui con la giuria: lei ha già partecipato all'Isef, due anni fa, con un lavoro di ricerca per analizzare le proprietà del bicarbonato di sodio nel lenire le punture di insetto.

Questa volta si porta a casa un incontro di buon auspicio. Una sera, insieme all'inseparabile mamma, ha trovato per strada Dudley Herschbach, Nobel per la chimica nel 1986, che si era perso downtown Pittsburgh, lo ha accompagnato parlando di scienza e dei suoi progetti: "Continua così e vincerai il Nobel", le ha augurato sorridendo Herschbach. (P.Sol.)

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