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Questo articolo è stato pubblicato il 05 luglio 2012 alle ore 08:18.

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Risparmiare sulle telefonate si può: anzi si deve, soprattutto all'estero. In Italia ormai gli operatori preferiscono vendere offerte con pacchetti "all inclusive" che comprendono un forfait composto da minuti di chiamate, sms e traffico dati. Facendo bene i calcoli, e studiando accuratamente gli obblighi contrattuali, questi abbonamenti risultano essere spesso e volentieri ben più invitanti ed equilibrati rispetto alle tariffe tradizionali a consumo.

Il vero problema è quando si esce dal Belpaese e ci si reca, per lavoro o per turismo, altrove: che fare? Rimanere connessi diventa un'esigenza, perché secondo i più recenti dati di O2, ogni giorni con il telefonino si passano quasi 25 minuti in internet, 17 minuti e mezzo sui social network e circa 15 minuti ad ascoltare musica oppure a giocare ai videogame. Le telefonate e gli sms sono relegati a poco più di dieci minuti, mentre le mail superano di poco gli 11 minuti. Insomma, un cambio radicale nell'utilizzo del cellulare, che ha nei servizi on-line la principale ragion d'essere.

Per fortuna, da domenica scorsa le tariffe in suolo europeo sono diminuite, e questa è già una buona notizia. La Commissione Europea ha varato un tetto massimo a partire dal 1 luglio 2012 e che continuerà a diminuire fino al 2015: l'obiettivo è il "zero roaming", cioè portare le tariffe cellulari in Europa a non avere sovrapprezzi (salati), allineandole così ai costi nazionali. Dunque, già oggi si paga meno: recandovi in uno dei Paesi dell'Unione europea il prezzo massimo per navigazione a megabyte è di 70 centesimi (iva eslcusa); le telefonate in ricezione non devono superare gli 8 centesimi e in uscita i 29 centesimi (35 centesimi fino al 30 giugno); sms a 9 centesimi di euro (11 centesimi fino al 30 giugno).

Negli anni a venire il risparmio sarà ancora superiore. Sì, perché oggi viaggiare costa, sopratutto per chi non vuole rinunciare al telefonino. Le tariffe offerte dai gestori nazionali a volte non riescono a soddisfare appieno le esigenze. Dunque, per evitare di ritrovarsi con bollette astronomiche, per prima cosa valutate le offerte del vostro operatore dedicate al Vecchio Continente e per altri Paesi. I quattro principali gestori italiani prevedono vari tipi di piani:
- Tim
- Vodafone
- 3 Italia
- Wind

Un riassunto completo di tutte le offerte è poi ospitato dal sempre aggiornato Sostariffe.it. In linea di massima, si tratta di spendere una manciata di euro (da 2 a 10) per avere alcuni megabyte di traffico giornalieri utili per scaricare la posta elettronica, navigare e connettersi ai social newtork. Prima regola è fare attenzione al tipo di piano ed evitare di superare il limite per non incappare in addebiti ben più sostanziosi. Poi controllate il tipo di flat giornaliera o settimanale sottoscritta: di solito comprende la navigazione in mobilità, ma non è detto che valga, per esempio, anche per i Blackberry che hanno un profilo di accesso dedicato. In questo caso è meglio informarsi prima e chiedere che cosa comprendono le tariffe, ovvero se permettono di tenere accesa la push e-mail all'estero senza subire un salasso.

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