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Questo articolo è stato pubblicato il 29 luglio 2012 alle ore 15:32.
Correre non è mai stato così trendy. In cima ai sogni dei podisti ci sono sempre i mitici 42.195 metri della maratona, ma al fianco di questa corsa dal fascino antico ci sono nuove (e sempre più impegnative) competizioni. Un esempio? Le ultratrail in montagna, come quella che si corre intorno alle Tre Cime di Lavaredo, 120 chilometri e quasi 6mila metri di dislivello positivo. Gare che richiedono mesi di preparazione.
E un vero e proprio computer da mettere al polso per tenere sotto controllo tutti i parametri dell'allenamento, dalla distanza ai tempi, passando per la frequenza cardiaca. Il nuovo Nike+ SportWatch fa ricorso alla tecnologia satellitare di TomTom per fornire ai runner dati ancora più accurati. Prima di iniziare l'allenamento, oltre allo stretching, bisogna aspettare la scritta lampeggiante Ready sul display: indica che i satelliti sono stati "agganciati" e il monitoraggio è effettivamente in corso. Da quel momento il Nike+ SportWatch si trasforma in un piccolo laboratorio sportivo mobile: controlla le calorie bruciate, i tempi sul chilometro, il ritmo di corsa e la distanza totale percorsa. Il tutto, ovviamente, in tempo reale.
Non solo. La traccia gps viene salvata nella memoria interna (ce ne stanno fino a 50) e, collegandosi al sito della community di Nikeplus.com (oltre 4 milioni di iscritti in tutto il mondo), è possibile vedere il percorso sulla mappa e archiviarlo online insieme a tutti gli altri parametri. Ma il sito Nikeplus non è solo il luogo ideale per conservare i propri allenamenti, qui infatti si possono trovare i percorsi di altri runner e sfidarli cercando di abbassare il loro tempo. Non c'è stimolo migliore della competizione per migliorarsi! Quelli della Nike lo sanno benissimo, tant'è che si sono inventati il NikeFuel, una specie di unità di misura universale per mettere a confronto qualsiasi tipo di corsa (e di attività sportiva in generale). E stabilire chi va più forte.
Semplice e leggero, Nike+ SportWatch, pesa solo 66 grammi. Dopo dieci o venti chilometri di corsa basta premere un pulsante per scegliere le informazioni che si vogliono visualizzare sul display. Ce ne sono tre: distanza, ritmo e velocità, tempo e calorie, mentre il tap-screen serve per attivare la retroilluminazione. È possibile anche tenere sotto controllo la frequenza cardiaca, a patto che si indossi una fascia cardio compatibile, non compresa nella confezione. Di serie, invece, è il Nike Sensor, che deve essere inserito all'interno della scarpa (meglio quella sinistra, se l'orologio si porta da quella parte). Serve a monitorare il ritmo della corsa e, soprattutto, a far funzionare lo SportWatch anche al chiuso, per esempio in palestra, dove il segnale dei satelliti può avere qualche problema.
Come tutti i computer, anche il Nike+ SportWatch ha bisogno di aggiornare il suo software. Per farlo basta inserire nel pc la chiavetta usb che si trova all'estremità del cinturino e collegarsi al sito Nikeplus.com. L'aggiornamento (gratuito) permette di sfruttare gli allenamenti personalizzati, vale a dire delle andature stabilite che il runner visualizza sullo schermo e deve rispettare. Ovviamente, se ce la fa!
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