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Questo articolo è stato pubblicato il 24 agosto 2012 alle ore 12:25.

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Dalla California i riflettori si accendono sull'Estremo Oriente: vendite bloccate in Corea del Sud per alcuni smartphone e tablet prodotti da Apple e Samsung. È la decisione del tribunale distrettuale centrale di Seul. Arriva quando negli Stati Uniti i due colossi dell'high tech sono contrapposti in un processo in grado di esercitare un'influenza profonda sull'evoluzione dei device.

E stabilisce che l'azienda di Cupertino ha violato due brevetti sulle tecnologie di trasferimento dei dati progettate dal colosso sudcoreano: dovrà, quindi, togliere dagli scaffali iPhone (3GS e 4) e iPad (prima e seconda generazione). Samsung, invece, ha infranto un brevetto sull'interfaccia software, ma non sul design dei dispositivi. Sarà obbligata a terminare le vendite di dodici prodotti, inclusi Galaxy S, Galaxy S II e Galaxy Tab.

Il processo del secolo. Il confronto tra i due colossi è aperto su altri fronti. La sentenza dei giudici sudcoreani giunge quando negli Stati Uniti l'attenzione è focalizzata su quello che viene definito il processo high tech del secolo: Apple sostiene che Samsung ha infranto alcuni brevetti e chiede un risarcimento tra 2,5 e 2,75 miliardi di dollari.

Durante tre settimane hanno sfilato nelle aule del tribunale di San Jose testimoni per discutere di design, applicazioni, dati sul marketing e sulle vendite. Sono emerse informazioni su accordi tra aziende che, altrimenti, avrebbero difficilmente visto luce. Il processo è avvenuto nel cuore della Silicon Valley, dove Apple da piccola startup ha cavalcato la rivoluzione dei microcomputer, ha iniziato l'espansione globale, ha conosciuto la crisi e, poi, ha ritrovato la strada del rilancio fino a diventare la società con la più elevata capitalizzazione al mondo.

Samsung vuole mancate royalties per 421,8 milioni di dollari in seguito alla violazione di cinque brevetti da parte di Apple. Intanto il chaebol sudcoreano ha appena investito quattro miliardi di dollari in un suo impianto in Texas per la produzione di microprocessori. Nelle aule del tribunale di San Jose ha ricordato che quella seguita da Apple è diventata una strada comune nel design di smartphone e tablet. La giuria di nove persone dovrà ora decidere attraverso la valutazione di un complesso questionario.

Il primo anno di Tim Cook. Sono dodici mesi dall'arrivo di Tim Cook alla guida di Apple: ha raccolto l'eredità di un leader carismatico come Steve Jobs, dopo averlo sostituito in precedenza al timone dell'azienda. È salito sul palcoscenico negli eventi di presentazione di iPhone 4S e, in seguito, del nuovo iPad. Ha reintrodotto i dividendi per gli azionisti. E ha scelto uno stile sobrio, lontano dalle cronache.

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