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Questo articolo è stato pubblicato il 02 settembre 2012 alle ore 15:58.

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Le tavolette vanno accese e toccate altrimenti sono tutte uguali. Se lo ha capito il giudice Lucy Koh del processo Samsung-Apple, figurarsi i produttori che a Berlino hanno invaso la fiera Ifa con tablet "dagli angoli arrotondati" di tutte le dimensioni. Ecco perché a due mesi dal lancio è stato Windows 8 l'oggetto intorno a cui si sono agitati Samsung, Lenovo, Asus e Acer. Il nuovo sistema operativo di Microsoft chiede hardware e i produttori ne hanno concesso in abbondanza.

La gara però non è più quella iniziata da Samsung: coprire ogni polliciaggio stemperando i confini tra smartphone e tablet. Bensì quella di avventurarsi in fantasiosi ibridi, tavolette con la tastiera, ultabook con gli schermi touch. Gli esperimenti di Asus (Prime UX21A Touch, Taichi e Transformer Book) sono variazione creative del genere ultrabook. Come anche la famiglia di Ativ, il brand creato ad hoc per ospitare Windows 8, tra i suoi componenti ha Smart pc, un tablet da 11,6 pollici con tastiera separabile. Il successo di queste "avventure" sarà determinato dalle applicazioni. Per questo la domanda a cui nessuno può rispondere è quella legata al sistema operativo. Chi però ha preannunciato un matematico successo di Microsoft post sentenza Apple-Samsung rischia di prendersi un abbaglio. Windows 8 per ora è una promessa che su tablet ha tutto da dimostrare.

Windows Phone 8, nome in codice Apollo, ha invece davanti colossi come Android e iOs, che insieme governano la quasi totalità del mercato. Nonostante le dichiarazioni d'amore berlinesi per Redmond, il software di Mountain View non sembra uscire minimamente ridimensionato dalla causa Apple-Samsung. Anzi, gli androidi su tavoletta impazzano. Evidentemente non basta un verdetto per far cambiare idea ai produttori.
Nulla di veramente nuovo in tema di tavolette multimediali. Ecco perché ancora una volta sono stati i televisori a lasciare tutti con la bocca aperta. La sigla da imparare è 4k.

Televisori da 55 pollici in su con una risoluzione di 8 milioni di pixel, quattro volte superiore agli attuali Full HD. Una rivoluzione delle immagini che si accompagna all'altra tecnologia "definitiva", i pannelli Oled. I modelli da 84" presentati da Sony (Bravia), Lg e Toshiba sembrano dipinti. Chi è convinto che sia il vero 3D ha ragione da vendere. Peccato però che manchino, come al solito, i contenuti. E anche uno standard, nello specifico. Si rimedia a tutto: i prossimi blockbuster hollywodiani sono girati in 4k (già l'ultimo Batman, in alcune città). Le dimensioni però devono essere esagerate. Come anche i prezzi, almeno nell'immediato.

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