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Questo articolo è stato pubblicato il 16 settembre 2012 alle ore 15:43.

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Alla vista e al tatto sembra pelle, stessa morbidezza e duttilità. Invece è legno. O meglio un materiale innovativo che nasce dalla lavorazione laser di legno e cotone, con tutte le promesse di una maggiore sostenibilità. Attorno a questo materiale è nata una piccola azienda di abbigliamento e di design. «Io ho lavorato per anni come dirigente in un'azienda tessile.

Due anni fa mi sono ritrovato senza lavoro. Io e mia figlia, che è designer, siamo vegetariani e così ci siamo messi alla ricerca di un materiale sostenibile per sostituire la pelle in tutte le su applicazioni» racconta Marcello Antonelli, 56 anni, titolare di My Mantra srl. Lui e la figlia Marta, 26 anni, si sono concentrati sul legno. Per più di un anno hanno cercato aziende artigiane che li potessero aiutare in una complessa sperimentazione della lavorazione: la trama del legno risulta incisa utilizzando la tecnologia laser, a seconda della texture che si vuole ottenere. Il legno perde parte della fibra, che associata al cotone, assume la forma della stoffa.

Un anno fa Antonelli ha depositato la richiesta di brevetto della procedura di lavorazione al ministero dell'Industria e nel frattempo ha curato la produzione di Ligneah, una linea di prototipi di borse, portafogli, cinture, cappelli, scarpe interamente realizzata in legno, che sarà presentata, per la prima volta, a So Critical So Fashion, evento dedicato alla moda critica e indipendente (a Milano dal 21 al 23 settembre). Il materiale è ecosostenibile perché il legno proviene da fornitori che hanno la certificazione Fsc (Forest Stewardship Council garantisce infatti che la materia prima usata per realizzare un prodotto in legno o carta proviene da foreste dove sono rispettati dei rigorosi standard ambientali, sociali ed economici). Inoltre la sostenibilità è anche a valle: il legno può essere smaltito col compostaggio. Inoltre My Mantra ha stipulato un accordo con l'associazione Tree Nation per cui a fronte di ogni prodotto venduto l'azienda si impegna a far piantare un albero, con il quale si producono 300 borse o 150 paia di scarpe.

«Noi vogliamo che venga rispettato lo spirito eco-sostenibile ed etico del prodotto – spiega Antonelli –. Per cui stiamo selezionando con attenzione le aziende interessate alla produzione. Si tratta di contatti internazionali, perlopiù nei paesi nordici e Giappone».
Antonelli vuole anche evitare che il prodotto venga messo sul mercato a prezzi esorbitanti. La sua lavorazione costa da 60 ai 150 euro a metro quadrato (a seconda della qualità del legno e del tipo di trama), contro la vera pelle che nella fascia medio-alta va dai 40 ai 300 euro.
alessia.maccaferri@ilsole24ore.com

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