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Questo articolo è stato pubblicato il 16 settembre 2012 alle ore 15:45.
Un netto passo avanti, per qualità, design e funzionalità. Olipad nella sua terza edizione si presenta come un tablet performante e senza complessi di inferiorità. Anzi con alcuni punti di forza che prodotti più costosi e blasonati non vantano.
L'Olivetti Olipad 3 è ultra sottile: solo 8,6 mm di spessore, praticamente è la metà delle versioni precedenti. Ed è leggerissimo: non affatica anche tenendolo per leggere con una mano sola. Monta un display multi touch da 10 pollici in alta definzione (1.280 x 800 pixel), dal funzionamento fluido e reattivo. Del resto il motore del tablet fa leva sull'apprezzata architettura Tegra 3 con un processore a quattro core operanti a 1,4 GHz.
Lo abbiamo provato (costa 549 euro) trovando innanzitutto conferma della maturità raggiunta da Android. Olipad 3, infatti, sfrutta la versione 4.0 (Ice Cream Sandwich) del sistema operativo libero sostenuto da Google. All'atto pratico l'abbinamento tra display, hardware di livello e qualità costruttiva ne fanno un tablet convincente. In particolare, tra gli elementi che ci sono piaciuti, vi è lo slot microSd per espandere la memoria fino a 64 GB (che si aggiungono ai 12 GB residenti e liberi per l'utente) e la funzione Otg, alias "Usb On the Go", ovvero grazie a un adattatore (da Micro Usb a Usb tipo A femmina, formito con il tablet mentre altri costruttori se lo fanno pagare a peso d'oro) è possibile collegare sia chiavette di memoria gestibili come unità esterne (molto comodo davvero), sia periferiche come mouse e/o tastiera.
In questo modo si riesce così ad avvicinare il tablet alla possibilità di un vero pc, tenendo sempre conto che le tavolette elettroniche non possono sostituire mai in toto un notebook classico; tuttavia in molti casi possono essere un valido surrogato per funzioni semplici come la posta elettronica, i social network o le app di produttività personale, come l'ottima Office Suite. Lo abbiamo provato con tastiera e mouse cablati utilizzando un Hub, ma i migliori risultati si ottengono con una tastiera Bluetooth (perfetta quella di Sony) e un mouse generico.
Ritornando al tablet italiano (che è realizzato dalla Pegatron, uno dei migliori produttori di elettronica e fornitore di case blasonatissime) si apprezza il livello costruttivo sopra la media e le perfomance generali. Pochi gli elementi negativi come ad esempio il connettore di alimentazione proprietario che non permette di ricaricare il tablet via Usb, una scelta scomoda, ma dettata dal fatto che l'alimentatore lavora a 19 volt. La batteria tra l'altro ha un'autonomia eccellente anche quando si guarda un film. Infine, oltre al Wi-fi offre la preziosa connettività 3G (Hspa/Hsupa/Hsdpa).
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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