Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 22 settembre 2012 alle ore 18:05.
Una casa bioclimatica mediterranea, finalmente. Per la prima volta un progetto completamente italiano, Med in Italy, partecipa al Solar Decathlon, le Olimpiadi dell'architettura sostenibile in corso da qualche giorno a Madrid, dove si misurano venti progetti provenienti da tutto il mondo.
La competizione, quest'anno alla decima edizione, è stata ideata dal Dipartimento dell'Energia americano, attualmente guidato dal premio Nobel Steven Chu, e comprende una serie di dieci prove da superare in sequenza, proprio come nella disciplina sportiva da cui prende il nome. In base alle loro performance di temperatura, umidità, illuminazione, isolamento acustico, al funzionamento degli elettrodomestici e delle attrezzature, le venti case costruite nel "villaggio solare" di Madrid verranno giudicate e alla fine del mese si saprà chi ha vinto.
«In pratica, si tratta di costruirla e poi di simulare il funzionamento di una casa normale durante i 18 giorni della competizione. Il monitoraggio dei risultati è molto preciso e va a formare un punteggio finale insieme ad altri parametri di base, come il bilancio energetico, la qualità architettonica, la facilità di produzione, il costo di realizzazione e la possibilità di assemblaggio del prototipo in una comunità abitativa. Per adesso la nostra casa si sta comportando bene e siamo in testa alla classifica», spiega Chiara Tonelli, docente di Architettura a RomaTre e responsabile del progetto, a cui hanno lavorato una cinquantina di studenti e hanno contribuito la Sapienza di Roma, la Libera Università di Bolzano, Fraunhofer Italia e l'Accademia di Costume e Moda di Roma, oltre a un vasto parterre di sponsor e consulenti tecnici, che hanno fornito tutti gli impianti e le tecnologie d'avanguardia utilizzati nell'abitazione.
Pensata per resistere al grande caldo, piuttosto che ai climi freddi come le solite case bioclimatiche europee, Med in Italy riesce a mantenere la temperatura interna costante, grazie a isolanti naturali capaci di simulare il comportamento di una parete in massiccia muratura tradizionale, pur mantenendo una struttura leggerissima e facilmente trasformabile. «Come tutte le case mediterranee, è introversa, costruita verso l'interno attorno a un patio dotato di piante che reagiscono all'inquinamento facendo da biosensori, ma contribuiscono anche alla fornitura di verdura fresca. Una costruzione della tradizione romana e latina, poi ripresa da arabi e spagnoli e diffusa in tutti i Paesi caldi», precisa Tonelli.
I soffitti sono percorsi da tubi di acqua calda e fredda che ne assicurano riscaldamento e raffrescamento, mentre l'accumulo termico delle pareti è stato realizzato con lana di legno e tubi in alluminio riciclato riempiti di sabbia umida. Gli elettrodomestici sono estremamente efficienti e si possono accendere tutti contemporaneamente, anche mentre si fa la doccia. Il consumo simultaneo di elettrodomestici e sanitari, anzi, è incoraggiato, in modo da ottenere il massimo rendimento, durante le ore di insolazione, dai pannelli fotovoltaici di ultima generazione in silicio semiconduttore, che permettono alla casa di produrre tre volte più energia di quanta ne consumi.
Di notte è rischiarata da punti luce che fondono la tradizione della ceramica italiana con futuristici fari Led mentre l'affresco che decora un'intera parete assorbe la luce del giorno attraverso pigmenti fotoluminescenti per restituirla di notte nella sagoma di un'acciuga fuori scala, che consente di muoversi nella parte centrale di maggior passaggio senza accendere lampade. Il prototipo italiano è anche economico: costa 1.400 euro al metro quadro. «Per ora abbiamo preso in considerazione solo questo modulo da 50 metri quadri interni, ma lo stesso concetto si può applicare a metrature molto più ampie e i diversi moduli si possono organizzare in modo da impilarli per andare a formare edifici più alti», commenta Tonelli. L'obiettivo ultimo potrebbe essere l'industrializzazione del modulo, per farne un prefabbricato sostenibile di grande qualità.
Velocissima da costruire, Med in Italy è stata realizzata in cinque giorni ed è stata progettata in modo da poter essere trasportata facilmente: la struttura portante è leggerissima ed è stata riempita in loco di sabbia, ma in altri contesti possono essere usati altri materiali naturali locali, per facilitarne l'inserimento nel paesaggio. Nel calcolo della sua sostenibilità entrerà anche il mezzo di trasporto scelto per far arrivare la struttura a Madrid: un treno da Bolzano.
Segui la gara in diretta e le dieci prove del Decathlon solare
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Permalink
Ultimi di sezione
-
APP AND ENTERTAINMENT
Ecco le migliori app per organizzare le vacanze last-minute
di Anna Volpicelli
-
nova24
Startup, la mappa delle regioni che hanno ricevuto più finanziamenti dal Fondo Pmi
di Luca Tremolada
-
TREND
Effetto Grecia anche su Google: vacanze e crisi sono il tormento degli italiani
-
Gadget
I Google Glass cambiano faccia: arriva la Enterprise Edition?
-
DIGITAL IMAGING
Fotografia: ecco le migliori app per i professionisti dell'immagine - Foto
di Alessio Lana
-
la app della discordia
UberPop sospeso anche in Francia. E ora in Europa è fronte comune
Dai nostri archivi
Moved Permanently
The document has moved here.