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Questo articolo è stato pubblicato il 21 ottobre 2012 alle ore 17:41.

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Otto vale a dire praticamente tutti i grandi produttori di elettronica di consumo pronti a supportare con i loro prodotti il debutto di Windows 8 in almeno 230 mercati mondiale e una campagna di advertising da più di un miliardo di dollari: quella che avrà inizio venerdì 26 ottobre sarà una invasione.

Ottocento nuovi device tra tablet, notebook, portatili touch e ibridi targati con il nuovo sistema operativo di Microsoft. Dopo il disastro di Window Vista e le incertezze di Window 7 questa è una data cruciale per Redmond. L'unica vera certezza è che i tempi d'oro di Windows 95 sono finiti. Non solo perché i tempi sono cambiati: allora Wall Street festeggiava il suo anno record, i pc erano la piattaforma di computing di riferimento e Microsoft la regina incontrastata del software. Ma anche perché è l'informatica degli anni Novanta, quella dei dischetti, dei client computer e dell'accoppiata Win-tel (Windows Intel) a essere definitivamente tramontata.

Per fortuna il passaggio di paradigma verso cloud, internet delle cose e mobilità è ben chiaro agli ingegneri di Microsoft. Per la prima volta Windows 8 nasce con la testa nel presente e non nel passato. L'idea di fondo è la trasversalità: il sistema operativo è stato sviluppato sia nell'ottica dei classici pc che per operare sui tablet. Un ambiente unico, dall'interfaccia finalmente accattivante che guarda dritto negli occhi a quelle aziende che si vogliono dotare di tablet mantenendo lo stessa "scrivania" di lavoro. L'impatto con Windows 8 spiazza ma solo se si usa un pc o un portatile con tanto di mouse. Il sistema a piastrellone colorate è certamente più funzionale ai display touch. Del resto, l'interfaccia Metro, fin dall'inizio è stata progettata per dare il meglio di sè sui tablet.

Al suo "interno" il sistema ha parecchie novità interessanti. In base ai commenti degli oltre 16 milioni di utenti (i dati sono relativi al mese scorso) che hanno scaricato la beta di Windows 8 appare convincente il sistema di gestione centralizzato delle applicazioni. Skydrive in accoppiata con le funzionalità cloud di Office rappresentano una soluzione almeno sulla carta più semplice di iCloud per sincronizzare i documenti in modo collaborativo. Doverosa la retrocompatibilità con i programmi caricati su Windows 7 (non è garantita su Windows Xp). Comoda la presenza a costo zero (preinstallata) di una soluzione di protezione. Nei dispositivi x86 e Intel è disattivabile per fare posto ad altri vendor di antivirus che comunque non hanno apprezzato la mossa di Microsoft. Tuttavia, la scelta di legare software di protezione (antivirus, malware detection e spyware) e hardware potrebbe rivelarsi davvero vincente. Interessanti infine anche i servizi di search interni che permettono di entrare anche all'interno delle applicazioni dello store di Windows 8. I manager di Redmond promettono che le app disponibili nel Windows Store a fine gennaio prossimo saranno oltre 100mila. La previsione appare ottimistica ma il parco sviluppatori di Microsoft non è modesto.

Di certo i tablet (dominio di Apple) non saranno la cartina tornasole per Microsoft che dovrà misurarsi con vastissimo parco macchine installato: 630 milioni di pc hanno montato Window 7 per un totale di 1,4 miliardi di macchine che vivono in ambiente Windows. E con una trimestrale che ha fatto agitare il titolo a Wall Street: nei primi tre mesi dell'anno fiscale utile netto e ricavi hanno accusato una flessione. Ora la palla passa a Windows 8.

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