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Questo articolo è stato pubblicato il 24 ottobre 2012 alle ore 07:35.

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(Afp)(Afp)

di Luca Figini

È stato un anno emozionante, un 2012 prolifico di prodotti innovativi. Si chiude così l'evento organizzato da Apple a San Jose, California. A pronunciare queste parole è stato nientemeno che Tim Cook, ceo di Apple che per quasi quaranta minuti di presentazione si è avvicendato sul palco con Philip Schiller, Senior Vice President Worldwide Marketing, parlando di Mac.

Le speranze sembravano ormai svanite, quando c'è stata "ancora una cosa" da dire. I nuovi iPad, la quarta generazione del modello classico con processore A6X rinnovato e più efficiente (derivato da quello dell'iPhone 5), Lte aggiornato per supportare un maggior numero di Paesi (come già avviene per l'iPhone 5), porta Lightening e display Retina. Un aggiornamento imprevisto e inedito per modelli presentati meno di sei mesi fa e che già subiscono un refresh acquisendo alcune delle tecnologie più interessanti introdotte a settembre con la più recente edizione del Melafonino. Sembrava tutto finito, poi un'animazione fa ruotare il rendering dell'iPad ristilizzato nell'hardware, ma uguale nell'aspetto, e compare il protagonista della serata. L'attesa versione mini, che ha dato sfogo ad applausi ed esclamazioni soprattutto perché il design è differente da quello del modello tradizionale, perché è sottiile (7,2 millimetri), leggero (meno della metà con i suoi 310 grammi) e ancora più trendy, seppure una variazione dello stilema a parallelepipedo con gli angoli arrotondati.

Bello, anzi bellissimo, però è mancato anche in questa situazione il proverbiale effetto "wow" che sembra retaggio del passato nell'epoca di internet, che dà in pasto molte, troppe, informazioni nei giorni precedenti all'evento di Apple. E questi dati trapelati diventano sempre più affidabili e precisi, quindi all'atto dell'annuncio si rileva sorpresa e attesa nel pubblico, che però è già ampiamente preparato dai gossip che scandiscono l'attesa.
Peraltro le caratteristiche ante evento sono state quasi tutte confermate. L'iPad mini è il 23% più sottile e il 53% più leggero dell'iPad di terza generazione (quello in commercio oggi), anzi per usare le parole di Schiller «è sottile come una matita e leggero come un bloc-notes, ma racchiude un veloce chip A5 dual core, videocamera FaceTime HD, fotocamera iSight da 5 megapixel e wireless ultraveloce, il tutto garantendo un'autonomia di ben 10 ore». In questa frase è racchiusa l'essenza del nuovo tablet compatto, che ha display da 7,9 pollici con risoluzione di 1.024x768 pixel, la medesima risoluzione dell'iPad e dell'iPad 2 e per questo compatibile con tutte le 275mila applicazioni ottimizzate presenti nell'App Store (700mila software presenti per oltre 35 miliardi di download complessivi). E con questa mossa la società della Mela morsicata si allinea alla concorrenza sul fronte delle tavolette multimediali da 7 pollici, seguendo la strada aperta fin dagli albori di questo mercato da Samsung con i Galaxy Tab, seguita poi da Amazon con i suoi Kindle Fire e suggellata di recente da Google e il Nexus 7.

Apple, che ha fatto da apripista creando il segmento dei tablet, si è allineata all'offerta più compatta e trasportabile dei touchscreen con diagonale ridotta, seguendo le esigenze mostrate dagl utenti e le opportunità che si sono andate creando durante la maturazione del mercato. Tutte condizioni che rendevano imprescindibile il debutto della società in questo contesto. L'iPad mini ha tutte le carte in regola per rubare la scena ai fratelli maggiori perché è più "sexy", trasportabile e dal design che non passa inosservato. E ha nel social networking e nella navigazione la sua killer application, perché rispetto ai display da 7" quello da 7,9" assicura il «35% di spazio per i video e un'area del 67% superiore, ideale per navigare sul Web». La connettività comprende Wi-Fi e Lte, oltre che il 3G, mentre il collegamento al computer è assicurato dall'ormai immancabile porta Lightning. I prezzi: 329 euro per la versione da 16 GB, 429 euro per quella da 32 GB e 529 euro per la 64 GB. Invariati i prezzi dell'iPad tradizionale, aggiornato alla quarta generazione, mentre i mini saranno in commercio in Italia dal 2 novembre prossimo. Ma, come detto poco sopra, gran parte della presentazione è stata dedicata ai Mac.

A iniziare dal nuovo iMac, il più stiloso tra i computer annunciati a partire dalle 19 di ieri 23 ottobre 2012 (giorno nel quale si celebrava l'undicesimo anno dal primo iPod), che riprende le linee dei modelli disponibili finora ma ringiovanite. Il bordo del display si è ridotto a 5 mm tuttavia ospita pannelli di 21,5 e 27 pollici. Il case in alluminio e vetro interamente riprogettato occupa fino al 40% di volume in meno rispetto al suo predecessore ma integra un hardware "spinto", merito dei processori Intel Core i5 e i7 assistiti da reparto grafico Nvidia Geforce con architettura Kepler, capaci di prestazioni fino al 60 per cento superiori. Una delle caratteristiche chiave del nuovo iMac è l'unità disco Fusio che combina un modulo Ssd per contenere programmi e sistema operativo insieme con un disco fisso a piatti, per ospitare i dati personali, al fine di massimizzare l'efficienza. I prezzi vanno da 1.379 euro per il modello base fino a 2.079 euro per il top di gamma. Il pennello di Apple è passato anche sul Mac mini, accolto da Schiller con la frase «attendevate qualcosa di mini?», ora animati da un hardware aggiornato e con prezzi a partire da 649 euro.

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