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Questo articolo è stato pubblicato il 25 ottobre 2012 alle ore 13:33.

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Windows 8, l'ultima versione del sistema operativo di Microsoft, sarà in vendita da domani. «Abbiamo ripensato Windows e il risultato é una meravigliosa serie di Pc. Windows 8 mette insieme il meglio dei Pc e dei tablet», ha detto l'amministratore delegato Steve Ballmer. Windows 8 sarà disponibile in oltre 140 Paesi e 37 lingue a partire da mezzanotte (costa da 69,99 a 139,99 dollari per la versione professional, con promozioni a prezzo più basso per chi aggiorna Windows 7). Surface, che utilizza il sistema operativo Windows 8, avrà un prezzo base di 499 dollari. Il doppio lancio sarà accompagnato da una campagna pubblicitaria da un miliardo di dollari.

Microsoft tenta l'attacco ad Apple
Il count down è finito, il lancio ufficiale del nuovo sistema operativo è in corso e Microsoft arriva all'appuntamento con la determinazione di chi – investendo oltre 1,5 miliardi di dollari (la stima è della rivista Forbes) nel marketing per la promozione del prodotto – vuole dare una spallata ai concorrenti (leggi Apple) e imporre il verbo del touch e delle apps alla sterminata base installata di utenti Windows.

L'annuncio di Windows 8 è innanzitutto un evento globale, da New York alla Cina, passando naturalmente anche per l'Italia. Uno degli slogan che ne accompagna il debutto è il seguente: cambierà il modo in cui le persone interagiscono con il pc e la Rete. Per raggiungere lo scopo Microsoft ha finalmente pensato il suo software anche in funzione dei tablet – sviluppando nel contempo Surface, primo computer che verrà commercializzato a marchio proprio – e molto lavorato sul fronte delle applicazioni, dandosi come obiettivo quello di rendere disponibili nel Windows Store circa 100mila apps entro i prossimi tre mesi. Quanto agli obiettivi di vendita legati a Windows 8, decisivi nel computo dell'esercizio fiscale, il gigante di Redmond pensa ovviamente in grande: a luglio 2013 ci saranno a suo dire 400 milioni di dispositivi (compresi quelli interessati dall'aggiornamento delle vecchie versioni di Windows) che avranno installato il nuovo sistema operativo.

Che Otto rappresenti un passaggio importantissimo per Microsoft lo dicono tanti elementi. Per esempio anche il fatto che molti rivenditori negli Usa (a cominciare ovviamente dagli Store di proprietà) rimarranno eccezionalmente aperti anche di notte in occasione del lancio per soddisfare chi vorrà da subito portarsi a casa il Dvd contenente il software (spendendo da un minimo di 69,99 dollari per il pacchetto di upgrade a un massimo di 139,99 dollari della versione Professional) o un nuovo computer con il sistema preinstallato. Ricordiamo che l'aggiornamento online a Windows 8 Pro è offerto in promozione a 14,99 dollari per chi ha acquistato un pc Windows 7 dopo il 2 giugno 2012 mentre chi possiede una licenza regolare di Windows 7, Vista oppure Xp potrà scaricare entro il 31 gennaio l'update alla stessa versione Pro a 39,99 dollari (tutti i prezzi citati dovrebbero essere convertiti uno ad uno in euro).

Da parte di Microsoft traspare, per una serie di motivi, la voglia di "imitare" Apple, confermando in tal senso le sensazioni di chi battezza il nuovo Windows come un prodotto sostanzialmente consumer. Per certi versi lo è – e la versione Rt che gira sui tablet dotati di architettura di processore Arm ne è la prova - ma a Redmond sanno benissimo che sarà vitale convincere della bontà del software soprattutto gli utenti professionali e le aziende, dove Windows la fa ancora da assoluto padrone. Windows 8, questa la convizione esibita da Microsoft, è stato ottimizzato per rispondere meglio alle esigenze delle imprese, vedi la presenza di funzionalità per la virtualizzazione, la possibilità di utilizzare i programmi Office in abbonamento come servizio cloud e la compatibilità garantita con le vecchie applicazioni. Gli analisti sono però sostanzialmente d'accordo sul fatto che l'adozione del nuovo sistema non sarà immediata. Anzi. Potrebbe avere un'accoglienza anche più fredda rispetto ai suoi predecessori, ma prima o poi diventerà una piattaforma universalmente usata (quanto in modalità touch è tutto da verificare) anche nelle aziende.

Le variabili in gioco sono comunque tante, crisi economica ovviamente compresa, e la scommessa da vincere per Microsoft è duplice: convincere il mondo enterprise che Otto è un sistema operativo che può migliorare i processi di business e quelli gestionali ed esortare i consumatori a preferire l'interfaccia touch a mattonelle del nuovo Windows (e relativo ecosistema di apps) e servizi come Skydrive (per salvare i propri documenti in automatico nella nuvola e renderli accessibili in modo sincronizzato su altri dispositivi collegati a Internet) alle piattaforme di Google e di Apple.

Quella del gigante nordamericano è in definitiva una partita che, mai come in passato, si gioca sull'appeal del suo nuovo software e sul grado di ricettività dei nuovi computer, che si presentano con caratteristiche estetiche e funzionali ben diverse dai pc Windows del recente passato. A Redmond, forse, confidano di rivivere quanto successo nel 2007, anno che registrò il debutto dei netbook, con Asus a fare da apripista con il suo indimenticato EeePc. Linux, l'allora sistema operativo rivale, fu messo subito in un angolo e Windows si accaparrò la quasi totalità di un segmento che per almeno 24 mesi incise parecchio sull'economia del mercato dei pc.

L'avvento di Windows 8 regalerà a Microsoft e ai produttori di computer a lei fedeli (praticamente tutti eccetto Apple) quel boom di vendite che ha contraddistinto i portatili bonsai fino al 2010, quando sul mercato arrivò l'iPad? Lo vedremo. Bill Gates si è detto a più riprese entusiasta del nuovo Windows e di Surface ma proprio lui, agli inizi degli anni 2000, provò con scarso successo a promuovere il verbo dei tablet, indirizzandoli ad un uso prettamente professionale. Oggi arriva il primo computer a marchio Microsoft e da sé segna un salto in avanti epocale per la compagnia americana.

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