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Questo articolo è stato pubblicato il 28 ottobre 2012 alle ore 17:33.

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I pagamenti elettronici vanno verso l'ecumenicità dei servizi. Ossia l'interoperabilità tra diversi soggetti. Basta leggere le ultime notizie italiane e mondiali sull'Nfc e non solo. Google sta per lanciare l'app Wallet (Nfc) anche su sistemi diversi da Android, a partire da iOS, mentre ad agosto ha aggiunto le carte di credito Visa e America Express a quelle supportate (prima era solo Mastercard). Solo negli Usa, però.
Paypal ha invece appena annunciato un accordo con Moneygram. Nel 2013 permetterà di ritirare soldi, dagli account Paypal, presso i quasi 300mila punti vendita Moneygram nel mondo.

È la morte dei giardini recintati, dei tempi in cui la moneta elettronica si muoveva in angusti limiti, costringendo l'utente a usare specifici cellulari con un limitato numero di carte di credito o banche. L'abbattimento dei muri significa anche fondere meglio i mondi online e offline, come dimostra l'annuncio Paypal. Antesignano di questa tendenza è stato l'americano Square, con due diverse tecnologie (solo negli Usa): un apparato che trasforma in lettore qualsiasi smartphone, con qualsiasi carta di credito; e un'app per pagare via cellulare nei negozi tramite QRCode (al posto dell'Nfc).

In Europa, finora, a spingere sull'ecumenicità è stata soprattutto la Francia, con la piattaforma Citizy, grazie a un mega accordo tra operatori e banche. Un po' quello che pian piano sta maturando anche in Italia. L'ultimo anello dell'interoperabilità- i negozi fisici- andrà al posto giusto a breve: adesso in Italia ci sono 15 mila pos compatibili Nfc e diventeranno 150 mila nel 2013, 300mila tra tre anni.
(al.lo.)

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